Un pirla di meno
by Redazione
Posted on Ottobre 3, 2008
Tenete a mente, per favore, il titolo di oggi, perché non potrò ripeterlo. Parlando dei parlamentari, ho avuto più volte modo di dire che, secondo me, non abbiamo cattivi politici, né politici cattivi, abbiamo una valanga di pirla più ignoranti che perfidi, più tamarri che inciucioni, più servili che occhiuti. Qualcuno potrà considerare questa un’attenuante, per me è l’esatto opposto. Ho un debole, infatti, per i cattivi e nessuna pietà per i cretini. Ci sono ovviamente delle eccezioni, soprattutto quelli che dovessero aver voglia di denunciarmi, loro sono intelligentissimi. Ci sono poi, come ci raccontano le iene, un putiferio di cocainomani, ma la droga rispetto alla fessaggine, mi sembra un problema minore.
Ciaonè, 3 ottobre 2008
Tenete a mente, per favore, il titolo di oggi, perché non potrò ripeterlo. Parlando dei parlamentari, ho avuto più volte modo di dire che, secondo me, non abbiamo cattivi politici, né politici cattivi, abbiamo una valanga di pirla più ignoranti che perfidi, più tamarri che inciucioni, più servili che occhiuti. Qualcuno potrà considerare questa un’attenuante, per me è l’esatto opposto. Ho un debole, infatti, per i cattivi e nessuna pietà per i cretini. Ci sono ovviamente delle eccezioni, soprattutto quelli che dovessero aver voglia di denunciarmi, loro sono intelligentissimi. Ci sono poi, come ci raccontano le iene, un putiferio di cocainomani, ma la droga rispetto alla fessaggine, mi sembra un problema minore.
Raramente accade che qualcuno ce lo perdiamo, quando accade è un evento e ve lo segnalo perché possiate godervelo. Eccolo. Oggi non se lo ricorda nessuno tranne la mamma, ma c’è un politico chiamato Pietro Folena che fino a qualche anno aveva la sua importanza nei DS. Un tipo belloccio, sulla cinquantina, che devono aver introdotto in politica dopo che aveva perso il posto alla Paco Rabanne. Quando uscì dai DS nessuno capì perché, visto che mentre tentava di spiegarlo ai compagni perse tre volte il filo del discorso e dovette correre a riposarsi. Passò subito, è storia recente, alla Sinistra Democratica, una specie di centro anziani dove il pomeriggio vanno a giocare a scopa anche Angius, Mussi e Cesare Salvi. Anche lì si annoiava, finché D’Alema, che talmente litiga con Berlusconi che mentre La7 licenzia, la storica libreria Rinascita chiude tra 8 giorni, il Manifesto ha quasi chiuso e Liberazione non ha mai aperto, lui avvia un’iniziativa editoriale dietro l’altra, non gli offre un posto tipo il valletto che porta i comunicati in trasmissione a Bruno Vespa. Dopo la Pivetti e Claudio Martelli, cediamo alla cultura anche Folena. Sono contento per lui e, un tantino, anche per noi.
Ciaonè, 3 ottobre 2008
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