Tesi, antitesi e sintesi
by Redazione
Posted on Settembre 19, 2008
In preda ad un attacco di smodata supponenza, provo a esprimermi come farebbe un filosofo: tesi, antitesi e sintesi. Tesi: sulla vicenda Alitalia la CGIL ha sbagliato tutto: voleva punire CISL e UIL che in materia di dignità sindacale sono diventate più malleabili negli ultimi vent’anni. Voleva non lasciare all’Anpac e agli altri trasvolatori la bandiera della protesta. Voleva anche, secondo me, dimostrare agli italiani che stare a sinistra non vuol dire aver trovato già occupati tutti i posti a destra come crede il PD, ma può anche essere una scelta di campo. Una scelta coraggiosa e disperata. Ma tutto questo non può farsi sulla pelle di chi lavora, meglio un duello come nei film di Jhon Ford.
Ciaonè, 19 settembre 2008
In preda ad un attacco di smodata supponenza, provo a esprimermi come farebbe un filosofo: tesi, antitesi e sintesi. Tesi: sulla vicenda Alitalia la CGIL ha sbagliato tutto: voleva punire CISL e UIL che in materia di dignità sindacale sono diventate più malleabili negli ultimi vent’anni. Voleva non lasciare all’Anpac e agli altri trasvolatori la bandiera della protesta. Voleva anche, secondo me, dimostrare agli italiani che stare a sinistra non vuol dire aver trovato già occupati tutti i posti a destra come crede il PD, ma può anche essere una scelta di campo. Una scelta coraggiosa e disperata. Ma tutto questo non può farsi sulla pelle di chi lavora, meglio un duello come nei film di Jhon Ford.
Antitesi: appare soffocante il clima che c’è da una ventina d’anni verso tutte le opposizioni democratiche da parte del PD e della PDL. Sono ormai diventati talmente monarchici che se ti azzardi a dire: ”ma”, ti denunciano per lesa maestà. E, a volte non ti denunciano nemmeno, gli basta la paura che circola tra molta gente. (pensate, qualche conoscente premuroso mi dice che se la pianto con questa rubrichetta, gli sarà più facile chiedere ai colleghi 10 euro per assistere i bambini leucemici che accoglie Nessun luogo è lontano).
Sintesi: l’Alitalia finirà in un pastrocchio italiano, la CGIL non ammetterà l’errore ma cambierà strategia e tutto tornerà alla sana dialettica democratica, dove chi governa decide e chi sta all’opposizione, ci resta. Per i prossimi trent’anni.
Ciaonè, 19 settembre 2008
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