Siamo troppo forti
by Redazione
Posted on Settembre 15, 2006
Il viaggio in Cina di Romano Prodi ha smosso qualche critica. Qualche giornalista fellone ha cominciato ad ironizzare sul numero dei gitanti. Più di mille, di cui una cinquantina e passa dal Lazio e quasi quaranta dalla Campania, regioni in cui è noto l’alto numero di imprenditori e il fatto che esse siano delle piccole Silicon valley dell’imprenditoria.
Ciaonè, 15 settembre 2006
Il viaggio in Cina di Romano Prodi ha smosso qualche critica. Qualche giornalista fellone ha cominciato ad ironizzare sul numero dei gitanti. Più di mille, di cui una cinquantina e passa dal Lazio e quasi quaranta dalla Campania, regioni in cui è noto l’alto numero di imprenditori e il fatto che esse siano delle piccole Silicon valley dell’imprenditoria. Sempre questi felloni chiosano sul ricordo di una analoga e criticatissima visita cinese di Bettino Craxi che, nel 1983, portò in viaggio premio “i suoi cari” come li chiamò allora, da birichino, Andreotti.
Come al solito la stampa stravolge la verità. E’ certamente vero che in questi giorni i telefoni dei portaborse degli assessori squillano a vuoto perché sono tutti in Cina, è vero anche che in Italia, dai tempi di Mattei, Valletta e Olivetti, abbiamo meno imprenditori che in Afghanistan, ma è anche vero che, solo se porti bambini in visita al museo farai nascere in alcuni di loro l’amore per l’arte e solo se conduci un po’ di bottegai in Cina gli fai capire che l’impresa è un’altra cosa.
E solo se li fai viaggiare con un po’ di nullafacenti senza né arte né parte, gli infondi coraggio nelle loro potenzialità.
Ciaonè, 15 settembre 2006
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