Servire il popolo

Per mancare un bersaglio, perdere una partita, veder morire un sogno, non c’è di peggio che esserci andati vicinissimi. Magari più e più volte.

Succederà così anche a Gordon Brown, il giovane e preparatissimo Cancelliere dello Scacchiere inglese, diciamo così il secondo di Tony Blair.

Ciaonè, 26 settembre 2006

Per mancare un bersaglio, perdere una partita, veder morire un sogno, non c’è di peggio che esserci andati vicinissimi. Magari più e più volte.

Succederà così anche a Gordon Brown, il giovane e preparatissimo Cancelliere dello Scacchiere inglese, diciamo così il secondo di Tony Blair.

Brown è più bravo, più preparato, ha studiato di più, letto il doppio, ragiona il quadruplo. Ovviamente amico degli americani e al contempo consapevole che altro è l’amicizia, altro è essere assunti come badante. Proprio quello che invece ha fatto Blair.

Sono anni che si dice che Brown sia il vero premier, il capo ombra e che prima o poi Tony si dedicherà a costruire monumenti con i fiammiferi e l’equivoco cesserà. Anni. Sarà per questo che c’è da crederci poco. Per giunta, Brown ha un sacco di cose in più, ma un sacco di buona sorte in meno. E questo in politica conta. Contano pure altre cose certo, come non essere troppo bravo: in genere ti perdonano tutto, non le capacità. E poi conta anche in che giro sei e, a quello che pare, il giro di Gordon Brown non è un granché.

Si è capito ieri quando al congresso del New Labour, ha tuonato tra l’altro, che lui intende servire il popolo. Indovinate chi ha applaudito? Certo Aldo Brandirali, signore di mezz’età che negli anni ’70 aveva fondato una combriccola con questo nome. Maoista, nientemeno. Dopo sette anni aveva chiuso la bottega e aveva cominciato a fare l’usciere nella DC. Finita la DC, rifà il letto tutte le mattine alla moglie di Cicchitto. Ditemi voi…

Ciaonè, 26 settembre 2006