Separarsi? C’è chi dice no
by Redazione
Posted on Settembre 20, 2014
La Scozia respinge l’ipotesi separatista. Vincono con quasi dieci punti di vantaggio quelli che sanno bene che restare in Gran Bretagna non è la soluzione di tutto, ma disperdersi con le piccole patrie non lo è di niente.
Questa è quindi una buona giornata per la democrazia: intanto perché c’è stato un evento democratico, il voto, che di questi tempi grami è già un fatto rilevante, e poi perché hanno vinto quelli della ragionevolezza che guarda al futuro.
Certo, l’Europa farebbe malissimo a credere di aver vinto lei; la verità che hanno perso i separatisti e le burocrazie europee, hanno vinto i “senza terra”, milioni di cittadini la cui unica patria comune è il cervello con cui ragionare.
Sulle conseguenze di questo voto, ci pensino bene i catalani, i baschi, i fiamminghi, i valloni e quelli di Bergamo di Sotto. Le secessioni sono belle solo se le perdi, perché se le vinci possono essere guai seri. E poi le secessioni sono come le dimissioni, rischi sempre che qualcuno le accetti.
Personalmente ad esempio non mi piacerebbe affatto un’Italia che vedesse andar via il Veneto, la Lombardia, il Piemonte; saremmo più poveri e non solo di soldi. Certo, se ci dicessero che andandosene, si porterebbero via pure Bossi, Maroni, Salvini e Borghezio, allora ci sarebbe da pensarci seriamente.
Fabrizio Molina
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