Se chiudo gli occhi
by Redazione
Posted on Dicembre 7, 2006
Riesco a volte a sognare anche ad occhi aperti, ma farlo ad occhi chiusi ha la magia dell’ignoto e dell’incerto. E nell’incertezza, si sa, si scatenano i desideri.
Mi capitava da bambino con i desideri tipici di quell’età; mi capitava da adolescente quando sognavo e avevo i primi turbamenti; mi capitava da ragazzo con i secondi turbamenti.e poi con i terzi. Sono curioso di arrivare alla vecchiaia, chissà che sapore avrà il turbamento numero cinquanta.
Ciaonè, 7 dicembre 2006
Riesco a volte a sognare anche ad occhi aperti, ma farlo ad occhi chiusi ha la magia dell’ignoto e dell’incerto. E nell’incertezza, si sa, si scatenano i desideri.
Mi capitava da bambino con i desideri tipici di quell’età; mi capitava da adolescente quando sognavo e avevo i primi turbamenti; mi capitava da ragazzo con i secondi turbamenti.e poi con i terzi. Sono curioso di arrivare alla vecchiaia, chissà che sapore avrà il turbamento numero cinquanta.
Tutti i miei sogni hanno in comune un filo di utopia o, a volte più modestamente, un qualcosa di chiaramente irrealizzabile. Però che bello sperare, per il lunghissimo istante di un sogno, che l’impossibile accada.
Prendete la riconta delle schede al Senato. Ognuno lo sa bene che non può cambiare un fico, perché far controllare la regolarità del voto e degli eletti proprio da quelli che l’hanno fatta, è come affidare il controllo delle sbarre della cella a Provenzano.
Io però ho voglia di sognare lo stesso e sogno che ricontando le schede, in un modo che non so, per strade che non so, vadano a casa. Tutti. Non perché cattivi, perché hanno stufato!
Ciaonè, 7 dicembre 2006
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