Sara
by Redazione
Posted on Febbraio 16, 2006
Non c’è niente da fare, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. E spesso anche dietro ad un uomo piccolo o piccolissimo.
Ciaonè, 30 luglio 2003
Non c’è niente da fare, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. E spesso anche dietro ad un uomo piccolo o piccolissimo. La querelle la conoscete: il ministro di giustizia Castelli viene un giorno strappato da Bossi dalla fabbrichetta del bergamasco e catapultato sulla grande scena politica. Castelli riesce a dissimulare bene la sua emozione dietro una faccia espressiva come un cocomero al buio e parte in tromba. Raccoglie tanti punti fedeltà (quasi quanti Schifani) e diventa ministro. Nientemeno. Il suo malfermo ed episodico pensiero si immola e diventa servizievole abnegazione. Fino a bloccare delle rogatorie che servono ad avere documenti indispensabili per la inchiesta su Berlusconi. E lotta e urla e si dimena, sprezzante del pericolo che non coglie e del ridicolo che non capisce. E lì, dopo il massacro e l’irrisione parlamentare, a consolare il pianto del bambino abbandonato dai compagni di bisbocce, strapazzato dai democristiani di tutti gli schieramenti, lasciato solo dal suo capoccia temporaneamente indisposto, c’è Sara, una giovane e graziosa trentenne, che una volta di più ci dimostra l’imperscrutabilità dell’amore che può nascere, è proprio il caso di dirlo, a prescindere da tutto.
Ciaonè
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