Sar? una lunga notte
by Redazione
Posted on Novembre 4, 2008
L’ultima volta che aspettavo il verdetto con la stessa ansia ero ragazzino: verso le 3 del mattino, ora italiana, si sarebbero incontrati, sul quadrato del mitico Madison Squeare Garden di New York, Cassius Clay ( Mohammed Alì) e Joe Frazier, per il titolo mondiale dei pesi massimi, l’unico che conti davvero. Stessa ambientazione: l’America, stesso tipo di scontro: l’eleganza, l’intelligenza senza confini, la capacità affabulatoria di Clay –Alì, contro la forza brutale e paranoica da sobborgo proletario senza cultura e senza speranza, senza futuro e senza pietà, di Joe Frazier. Rimasi sveglio, tremante e spiritato attendendo il suono del gong, mi appisolai verso le 2, mio padre mi svegliò, su mia preghiera, pochi minuti prima delle 3.
Ciaonè, 4 novembre 2008
L’ultima volta che aspettavo il verdetto con la stessa ansia ero ragazzino: verso le 3 del mattino, ora italiana, si sarebbero incontrati, sul quadrato del mitico Madison Squeare Garden di New York, Cassius Clay ( Mohammed Alì) e Joe Frazier, per il titolo mondiale dei pesi massimi, l’unico che conti davvero. Stessa ambientazione: l’America, stesso tipo di scontro: l’eleganza, l’intelligenza senza confini, la capacità affabulatoria di Clay –Alì, contro la forza brutale e paranoica da sobborgo proletario senza cultura e senza speranza, senza futuro e senza pietà, di Joe Frazier. Rimasi sveglio, tremante e spiritato attendendo il suono del gong, mi appisolai verso le 2, mio padre mi svegliò, su mia preghiera, pochi minuti prima delle 3.
Lo scontro fu durissimo: Clay boxava come al solito, danzando, pungendo, arretrando, avanzando d’improvviso, irridendo più che l’avversario, il suo essere così umano di fronte a lui, così divino. Vinse Frazier, perché il mondo non è come noi lo vorremmo a volte, a volte può un uomo con una bestemmia fare male ad un dio, capitò anche quella volta. Stanotte i Frazier saranno, la crisi economica, il razzismo mai sopito, i disoccupati dell’Ohio, i coatti dei sobborghi in Pennsylvania, i fondamentalisti baciapile e buzzurri della Florida. Tanto per cambiare, le sorti del possibile sono nelle mani del probabile e questo al di là di ciò che Obama è, ma per ciò che Obama rappresenta. Dobbiamo sperare che per una volta l’acqua finalmente scorra verso l’alto, che i fiumi risalgano la corrente, che la neve sia rossa e che l’alba sorga in piena notte. Dobbiamo sperarlo, non abbiamo altra via.
Ciaonè, 4 novembre 2008
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