Quel po? di chiarezza che aiuterebbe
by Redazione
Posted on Ottobre 8, 2007
Quando si nomina il terrorismo è consigliabile prendere la questione sul serio e, se possibile, stare in campana. Evitando giudizi che poi magari, a ripensarci, ti tolgono il sonno la notte.
Ma in fondo anche cercare di capire meglio è una buona cosa. E’ dunque solo per capire che rivolgiamo qualche rispettosa domanda al ministro Mastella.
Ciaonè, 8 ottobre 2007
Quando si nomina il terrorismo è consigliabile prendere la questione sul serio e, se possibile, stare in campana. Evitando giudizi che poi magari, a ripensarci, ti tolgono il sonno la notte.
Ma in fondo anche cercare di capire meglio è una buona cosa. E’ dunque solo per capire che rivolgiamo qualche rispettosa domanda al ministro Mastella.
Come risulta dai giornali egli lancia un allarme che, se non è proprio di terrorismo imminente, è di terrorismo possibile, eventuale, non irreale. Faccia lui. E siccome Mastella è uomo tanto esperto e avvertito, da sapere bene la differenza che passa, quando parla alla nazione e quando fa il gradasso al bar sport di Ceppaloni, occorre prenderlo sul serio. Se dunque l’allarme è serio, perché lo dà lui invece del ministro dell’Interno? Cos’è, Amato è in disaccordo o è impegnato nell’annuale torneo di tennis ad Ansedonia? Secondo. Perché invece di dirlo al suo collega o in consiglio dei ministri perché lo dicano ai servizi segreti, lo dice alla stampa? Che dovremmo fare noi cittadini? Nasconderci nelle segrete di Castel Sant’Angelo? Ritirarci in campagna dallo zio di Fiano Romano? Andare in ritiro spirituale a Pietrelcina? Aderire al family day, tanto per metterci in regola coi peccati a cui indugiamo con qualche spensieratezza? Risponda con comodo se vuole e può.
In conclusione: è da rigettare con sdegno l’idea che si è fatta il mio vicino di casa Chiarelli, secondo il quale Mastella cerca di sviare una situazione che gli si è fatta difficile: da rigettare! Da rigettare, vero?
Ciaonè, 8 ottobre 2007
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