Quei ricordi, forti, che non muoiono
Perché, in certi casi, si può dire che non è mai tardi…
“Oggi apprendiamo della scomparsa di un caro vecchio amico”. Con queste parole la presidente di NELL Bianca Pistorio informava sui social, della triste notizia, aggiungendo: “l’associazione tutta fa proprie le parole del vicepresidente Giuseppe Casucci in questo suo affettuoso e riflessivo ricordo, unendosi alle sentite condoglianze rivolte a tutti i suoi cari.” Carlo se n’era andato il 24 marzo 2024, e siamo stati (per ragioni tecniche, ma anche per un po’ di trascuratezza), in riconosciuta colpevole dimenticanza. Rimediamo ora
Carlo, grazie e riposa in pace
«Da poche ore il nostro amico e collega Carlo Pignocco ci ha lasciato. Era malato da tempo ed anche a causa delle sue condizioni di salute, da qualche anno aveva smesso di svolgere attività nella gestione dei progetti di Nessun Luogo è Lontano.
Carlo ha esercitato il ruolo di direttore di fatto in NELL per molti anni, seguendo i progetti nelle loro fasi di realizzazione nei quartieri periferici di Roma, a Tor Pignattara come al Pigneto e a Bastogi, tra mille difficoltà da cui non si tirava mai indietro. Si occupava di problemi piccoli e grandi in costante collegamento con il presidente, il consiglio direttivo e con il segretario generale. Gestiva il difficile rapporto con gli operatori che doveva mantenere attivi, anche a fronte di ritardi di carattere amministrativo.
Aveva avuto un passato lavorativo nella CISL e questa professionalità da vecchio sindacalista, lo aiutava molto negli aspetti organizzativi, nella soluzione dei conflitti, nei rapporti con le istituzioni e con le altre associazioni.
Lo ricordo vestito casual, con la barba a volte incolta a cavalcioni del suo motorino: scarpe da montagna, giaccone e zuccotto di lana per il freddo, o impermeabile nei momenti di pioggia. Sempre in movimento, facendo la spola tra la periferia di Roma e la sede di NELL in via dei Magazzini Generali. Capace di moderare le esuberanze verbali del parroco, che ospitava l’associazione e spesso offriva il cibo ai bambini arrivati col progetto del “Piccolo Principe”.
Una persona competente, generosa e gentile, che non ha mai chiesto nulla ma ha solo dato senza risparmiarsi. Lo ricordo pragmatico e positivo nel corso delle lunghe riunioni offrendo sempre soluzioni ai problemi, mai rivendicando.
Lo ricordo che chiedeva collaborazione ad altri attivisti di NELL, e non sempre ottenendo risposte positive. Lui comunque risolveva i problemi e dava lustro alla nostra associazione.
Non era più giovane e, qualche anno fa, ci comunicò che doveva ritirarsi e pensare alla propria salute. Da allora abbiamo avuto da lui poche e sporadiche notizie. Ora l’ultima notizia che, in quanto cattiva, arriva sempre puntuale.
Vorrei che l’associazione inviasse alla famiglia un segno tangibile della nostra riconoscenza. Anche solo parole sentite di ringraziamento. Perché, nell’inviare le nostre condoglianze, dobbiamo fare un esame di coscienza e chiederci se come amici e colleghi abbiamo fatto mai abbastanza per ringraziare Carlo della saggezza, dell’impegno e della ricchezza umana che ci ha donato in tanti anni di volontaria collaborazione.
Ciao Carlo e che il viaggio ti sia lieve.
Beppe».
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