Quando è giusto è giusto
by Redazione
Posted on Settembre 29, 2015
E’ banale dirlo, non si può stare simpatici a tutti. E, infatti, Marino, prima di ogni altra disastrosa considerazione sul suo modo di fare il sindaco, mi sta antipatico. Sarà che mi ricorda Fabi Enrico, mio odioso compagno di classe alle scuole medie e un asso della matematica, che aveva anche il medesimo irritante sorriso. Non mi faceva mai copiare.
Mi guardava, capiva che per me la matematica, allora come ora, era scienza dell’occulto e con occhio luciferino, mi diceva: “non ti faccio copiare, cerca di studiare”. Mi costò di essere rimandato a settembre e una sospensione perché lui ebbe un occhio nero. Non sono orgoglioso del ricordo di averlo pestato, ne vado fiero.
Pure Marino, alle medie, mi sa che si copriva il foglio protocollo col braccino.
Detto ciò, nessuno potrà supporre che lo difenda per simpatia. Ma assistere all’ennesima crocifissione perché il Papa, sbagliando, ha voluto precisare urbi et orbi che non lo aveva invitato in America con lui, mi pare una ingiusta idiozia. Marino non ha mai detto di essere stato invitato dal Papa né dalla Curia, ma dal sindaco di Filadelfia.
Marino ha più difetti di quante sopracciglia abbia Elio delle Storie Tese, ma questa accusa è una pirlata.
Quando è giusto è giusto!
Fabrizio Molina
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