Piroso è bravo
by Redazione
Posted on Gennaio 22, 2007
No dai, Piroso è bravo!
Il giornalista emergente di La 7: informato, dialogante, appassionato ma capace di ascoltare. Schierato ma non ottuso.
E’ cresciuto con il TG, poi con OMNIBUS e ora con NIENTE DI PERSONALE, l’approfondimento della rete, che conduce con affabile fermezza.
Se accettasse un consiglio, gli direi che deve acquisire maggiore chiarezza con se stesso circa gli ospiti: se da grande vuol fare il Marzullo allora se li cerchi anche lui a Porta Portese; se ha come modello Vespa si prepari a soffrire: di Vespa ce n’è uno per fortuna di questo sfigato pianeta. Ma se vede proiettata la sua figura, diciamo, verso un Minoli, allora sia più accurato. Ultimamente ha preso più di un granchio.
Ciaonè, 22 gennaio 2007
No dai, Piroso è bravo!
Il giornalista emergente di La 7: informato, dialogante, appassionato ma capace di ascoltare. Schierato ma non ottuso.
E’ cresciuto con il TG, poi con OMNIBUS e ora con NIENTE DI PERSONALE, l’approfondimento della rete, che conduce con affabile fermezza.
Se accettasse un consiglio, gli direi che deve acquisire maggiore chiarezza con se stesso circa gli ospiti: se da grande vuol fare il Marzullo allora se li cerchi anche lui a Porta Portese; se ha come modello Vespa si prepari a soffrire: di Vespa ce n’è uno per fortuna di questo sfigato pianeta. Ma se vede proiettata la sua figura, diciamo, verso un Minoli, allora sia più accurato. Ultimamente ha preso più di un granchio.
Qualche sera fa invita Toni Negri: bilioso, impastato, collerico, tutto accalorato nel parlare di dinosauri ed età del bronzo, quell’età che, elevandolo, lo ha definito cattivo maestro. Era solo un pirla e più pirla chi gli ha dato retta.
Si è calmato solo dopo uno stacco pubblicitario: merito della puntura e dell’infermiera che aveva al seguito evidentemente.
Ieri sera Sanguineti, candidato sindaco di Genova da una coalizione pittoresca, che va dai cavalli del porto ai punk a bestia. Il grande poeta con animo nobile, ha voluto subito omaggiare i molti sfortunati che lo sostengono: ha detto che i ragazzi che sono stati accoppati a Piazza Tien an men e quelli che scavalcavano il muro di Berlino, mentre crollava, lo hanno fatto solo per la Coca Cola. Tutto qui.
Può darsi che si siano lasciati spalmare sull’asfalto o sbattere in galera per la Coca Cola, ma a quelli sopravvissuti è andata peggio: correre il rischio di sentire Toni Negri e Sanguineti.
Ciaonè, 22 gennaio 2007
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