Operazione riuscita
by Redazione
Posted on Giugno 11, 2007
Il problema era stato messo giù chiaro: dire a Bush che c’è un’Italia che non lo vuole. Un’Italia che non necessariamente è antiamericana, che non dimentica la tragedia delle Torri Gemelle, che non tifa e non ha mai tifato per Bin Laden, ma che è solo ed esclusivamente lui che non digerisce. Per il dilettantismo dell’operazione Iraq, per la religione della guerra preventiva, per Guantanamo. Non dunque quell’avversione metà ideologica e metà primitiva che mette alcune frange di popolazione in perenne antagonismo con tutto quanto appaia a stelle e strisce. Un’ Italia adulta, sobria, moderata perfino, che se amava Kennedy, Luther King e Angela Devis, non può, proprio non può, sopportare lui. Una parte di cittadinanza italiana che, in armonia con molta di quella europea, si spinge fino al punto di vedersi tutto sommato così amica dell’America da non perdonare a Bush il male che egli fa ed ha fatto in questi anni al suo Paese.
Ciaonè, 11 giugno 2007
Il problema era stato messo giù chiaro: dire a Bush che c’è un’Italia che non lo vuole. Un’Italia che non necessariamente è antiamericana, che non dimentica la tragedia delle Torri Gemelle, che non tifa e non ha mai tifato per Bin Laden, ma che è solo ed esclusivamente lui che non digerisce. Per il dilettantismo dell’operazione Iraq, per la religione della guerra preventiva, per Guantanamo. Non dunque quell’avversione metà ideologica e metà primitiva che mette alcune frange di popolazione in perenne antagonismo con tutto quanto appaia a stelle e strisce. Un’ Italia adulta, sobria, moderata perfino, che se amava Kennedy, Luther King e Angela Devis, non può, proprio non può, sopportare lui. Una parte di cittadinanza italiana che, in armonia con molta di quella europea, si spinge fino al punto di vedersi tutto sommato così amica dell’America da non perdonare a Bush il male che egli fa ed ha fatto in questi anni al suo Paese.
Questo era il messaggio, a me pare. Se si vuole, lanciato da tutta una galassia di sinistra, da quella riformista a quella critica, collocata ben al di qua della linea della violenza e del terrore.
Anche un modo per ritrovarsi davanti ad un obiettivo grande e condiviso. E per fare male a Bush.
E così è stato: i DS, a cui Prodi e Fassino hanno vietato la piazza, sono finiti lividi e spernacchiati da tutti; Rifondazione è esplosa mille pezzi con deputati che scappano da tutte le parti; a piazza del Popolo, se non fosse stato per tre turisti neozelandesi ubriachi, non si sarebbe capito che ci stava a fare la polizia; la signora Rame che sebbene militi con Di Pietro è sempre di sinistra, durante la manifestazione che non c’è stata, tranquillizzava via telefono il valente marito, restato ad attenderla a Villa Arzilla. Bush se ne è poi andato, ma dicono che fosse a pezzi.
Ciaonè, 11 giugno 2007
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