Non siate precipitosi
by Redazione
Posted on Luglio 24, 2008
E’ fatta. Il Lodo Alfano è legge. In pratica con esso si tutelano le quattro più alte cariche dello Stato le quali, per la durata del loro mandato, non possono essere perseguite. A meno che non vengano scoperte con le mani nella tasca degli uscieri del Senato intenti a rubargli il portafogli o, magari, sorpresi mentre violentano le signore della ditta di pulizie al Quirinale. Il presidente della Repubblica controfirma, immaginiamo con qualche personale sofferenza, il provvedimento. Non poteva fare altrimenti. Si apre subito una feroce polemica tra chi ha voluto il Lodo e chi lo avversa. Non la sinistra, perché non c’è più; non la destra liberale, perché in Italia non c’è mai stata; non la società civile, che ce n’è stata ancor meno della destra liberale. Allora chi? Di Pietro. E, naturalmente, Pardi, Flores D’Arcais, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo, Travaglio, Vauro, i Negramaro, le Iene, Marco Mazzocca, Aldo e Giovanni ma Giacomo no, il coro degli alpini dell’Alta Pusteria.
Ciaonè, 24 luglio 2008
E’ fatta. Il Lodo Alfano è legge. In pratica con esso si tutelano le quattro più alte cariche dello Stato le quali, per la durata del loro mandato, non possono essere perseguite. A meno che non vengano scoperte con le mani nella tasca degli uscieri del Senato intenti a rubargli il portafogli o, magari, sorpresi mentre violentano le signore della ditta di pulizie al Quirinale. Il presidente della Repubblica controfirma, immaginiamo con qualche personale sofferenza, il provvedimento. Non poteva fare altrimenti. Si apre subito una feroce polemica tra chi ha voluto il Lodo e chi lo avversa. Non la sinistra, perché non c’è più; non la destra liberale, perché in Italia non c’è mai stata; non la società civile, che ce n’è stata ancor meno della destra liberale. Allora chi? Di Pietro. E, naturalmente, Pardi, Flores D’Arcais, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo, Travaglio, Vauro, i Negramaro, le Iene, Marco Mazzocca, Aldo e Giovanni ma Giacomo no, il coro degli alpini dell’Alta Pusteria.
Tutti a dire che il Lodo Alfano ne difende quattro per tutelarne uno, (Berlusconi credo, che ha, o così almeno si dice, qualche pendenza con la giustizia che ne turba la pennichella pomeridiana). Io sarei più cauto e meno precipitoso nei giudizi. Il premier, infatti, scrivono oggi i giornali, finalmente non si sentirà più perseguitato. Magari, se si mette tranquillo, sparirà il buco nei conti dell’amministrazione Veltroni, sparirà la crisi economica, la probabile pena di morte per Tareq Aziz, il buco nell’ozono, il rebus della quarta settimana, la crisi Alitalia, la crisi petrolifera, l’insicurezza nelle città, l’immigrazione clandestina, la…
Ciaonè, 24 luglio 2008
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