MI E’PROPRIO PIACIUTO

Berlusconi, dico. Mi è proprio piaciuto. Nel duello ( esagerati!) di ieri sera con Romano Prodi, il cavaliere, secondo me, ha spopolato.Se pensiamo che non era alla solita convention di pensionati dove ammiccando seduce le ottantenni presenti, né all’incontro di giovani portatigli dall’amico Scelli della Croce Rossa in cambio di un’aranciata e un panino. Se si considera che davanti non aveva schierata la servitù: Baget Bozzo, Schifani, Vito, Bondi, Cicchetto erano a spellarsi le mani davanti al televisore. Se, ancora, teniamo conto che nel dibattito c’erano delle regole e che Berlusconi ha impiegato mezz’ora solo a farsi spiegare il significato di questa parola sconosciuta, è stato proprio bravo. Coi suoi numerini scodellati in modo compulsivo come un ragioniere di Cantù, con il suo disagio umile nel parlare di donne, migranti e crisi iraniana, cose di cui ignorava finanche l’esistenza; con quel suo disagio ormai palese e consapevole della fine, io l’ ho visto per davvero redento e diverso, finalmente.Sarà che ho simpatia per chi perde. Chissà quanto imparerò ad amarlo il 10 aprile.