Mi domando come mai…
by Redazione
Posted on Aprile 13, 2007
Non è che mi sia accaduto molto spesso nella vita di essere d’accordo con la signora Moratti, già talentuoso ministro della pubblica istruzione, distintasi per aver fatto pentire gli italiani che giudicavano vecchia la legge Gentile sulla scuola del 1926, e che dopo la sua riforma hanno capito che è meglio l’antiquariato del modernariato da fiera di paese.
Da un po’ si applica a fare il sindaco di Milano, città non sempre e non a tutti simpatica, ma che ha pagato fin troppo la sua spocchia. Tramortita dai sindaci craxiani, svuotata e involgarita dalla Lega e infine soffocata da Forza Italia e dai ciellini di Formigoni, i quali, nel poco tempo che gli lascia la liturgia, un po’ fanno affari con la Compagnia delle Opere, un po’, parrebbe, li abbiano fatti col petrolio iracheno ai tempi di Saddam.
Ciaonè, 13 aprile 2007
Non è che mi sia accaduto molto spesso nella vita di essere d’accordo con la signora Moratti, già talentuoso ministro della pubblica istruzione, distintasi per aver fatto pentire gli italiani che giudicavano vecchia la legge Gentile sulla scuola del 1926, e che dopo la sua riforma hanno capito che è meglio l’antiquariato del modernariato da fiera di paese.
Da un po’ si applica a fare il sindaco di Milano, città non sempre e non a tutti simpatica, ma che ha pagato fin troppo la sua spocchia. Tramortita dai sindaci craxiani, svuotata e involgarita dalla Lega e infine soffocata da Forza Italia e dai ciellini di Formigoni, i quali, nel poco tempo che gli lascia la liturgia, un po’ fanno affari con la Compagnia delle Opere, un po’, parrebbe, li abbiano fatti col petrolio iracheno ai tempi di Saddam.
Stavolta invece sono proprio d’accordo con la sindachessa cotonata: dopo il casino imbastito dai cinesi perché due vigilesse avevano chiesto i documenti ad una di loro, hanno sfilato, per protesta, con le bandiere rosse. E la sindachessa, immediata e tosta, ha tuonato: ”a Milano non possono esistere zone franche. La legge è uguale per tutti!” Dategli torto!
Il fatto curioso è che, nell’ambito di un normale intervento per delinquenza comune, i cinesi abbiano deciso di sfilare con la bandiera rossa. E che c’azzecca?
Siccome nessun comunista, catto-comunista, cripto-comunista, post-comunista è intervenuto per stigmatizzare l’uso della gloriosa effige per coprire l’episodio di banditismo semplice, lo faccio io, che comunista non sono neanche col prefisso: giù le mani dalle bandiere rosse, e pagate le tasse, chiunque voi siate!
Ciaonè, 13 aprile 2007
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