Maledetta nostalgia
by Redazione
Posted on Giugno 25, 2008
Non è mica vero che siamo male male come popolo. Abbiamo i nostri difetti, questo è sicuro, ma poi ci pentiamo; più o meno crediamo in Dio, anche se meno che nella famiglia, a cui diamo un significato immenso che arriva dal nostro primogenito ad Al Capone. Ricordiamo sempre il bel luogo natìo, anche se era magari una fetida suburra; pensiamo con piacere alla nostra infanzia, agli amici, ai parenti tutti. E poi la mamma. Ditemi chi al mondo ama la mamma quanto la amiamo noi italiani. Nessuno!
Ciaonè, 25 giugno 2008
Non è mica vero che siamo male male come popolo. Abbiamo i nostri difetti, questo è sicuro, ma poi ci pentiamo; più o meno crediamo in Dio, anche se meno che nella famiglia, a cui diamo un significato immenso che arriva dal nostro primogenito ad Al Capone. Ricordiamo sempre il bel luogo natìo, anche se era magari una fetida suburra; pensiamo con piacere alla nostra infanzia, agli amici, ai parenti tutti. E poi la mamma. Ditemi chi al mondo ama la mamma quanto la amiamo noi italiani. Nessuno!
La nostra immagine di popolo somiglia a quella di Totò e Peppino a Milano nella malafemmina: ”noyo, vulevan savuar….”, in una pensione con la pasta e le salsicce a cavallo di uno spago sospeso. Noi siamo sempre gli stessi, sbrasoni, bugiardi, servili, collusi, ma tanto affezionati ai valori della tradizione. In qualunque gita in qualunque week end, in noi c’è sempre un emigrante, guardate i portabagagli delle auto ad agosto in autostrada. Siamo ancora alla valigia di cartone, sempre gli stessi, come se gli spagnoli andassero in giro ancora vestiti da toreri o i russi con le barbe fino alla pancia. Qualcuno, forse molti, anche all’estero ci vuole bene, ma sono sicuro che non sanno perché. E poi i ritorni: da noi nessuno se ne va mai davvero, soprattutto se sta su una poltrona. E, seppure se ne va, prima o poi torna, Lippi torna in Nazionale, Al Bano torna con la Lecciso, Berlusconi a fare il premier.
Per me va anche bene, se almeno si scambiassero di ruolo ogni tanto.
Ciaonè, 25 giugno 2008
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