Mai dalla parte giusta
by Redazione
Posted on Novembre 13, 2006
Almeno lo facessi apposta, potrei atteggiarmi a vittima o ad eroe. Invece nisba! Credo si tratti di un senso naturale di orientamento al contrario. Vale a dire: accadono i fatti. Io mi ritrovo sempre a pensare all’opposto di come mi converrebbe. E non c’è traccia di merito in questo, solo totale mancanza di senso della posizione.
Ciaonè, 13 novembre 2006
Almeno lo facessi apposta, potrei atteggiarmi a vittima o ad eroe. Invece nisba! Credo si tratti di un senso naturale di orientamento al contrario. Vale a dire: accadono i fatti. Io mi ritrovo sempre a pensare all’opposto di come mi converrebbe. E non c’è traccia di merito in questo, solo totale mancanza di senso della posizione.
Facciamo due o tre esempi: imperavano Craxi e i craxiani? Erano gli anni ’80, quelli dell’Italia da bere. Mi stavano sui maroni e non riuscivo a non dirlo. Quando gli tirarono le monetine all’uscita dal Raphael, cominciai a capire che era anche uno statista. Non era di moda prima, tanto meno lo ero dopo. Detestavo quelli del PCI, al liceo li guardavo torvo da sinistra, dopo li guardavo dall’alto. Dopo la svolta della Bolognina cominciai ad apprezzarli. Fuori tempo due volte. Sempre avanti così: viscerale antiberlusconiano quando imperava il cavaliere, feroce avversario dei neo – antiberlusconiani, quando Silvio è caduto. Cattolico senza Chiesa e socialista senza partito, diceva Silone. Va benissimo anche per me!
Poi c’è il capitolo Prodi: l’ho sempre votato. Senza mai poterlo soffrire.
E ora, (come ti sbagli?), credo di essere l’unico che, quando dice che l’Italia è impazzita, gli dà completamente ragione. Senza riserve.
Mi comincia a stare simpatico…oddio! Stesse per cadere?
Ciaonè, 13 novembre 2006
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