Ma il cielo è sempre più blu
by Redazione
Posted on Ottobre 24, 2006
Non vedo l’ora che suoni la sirena di fine turno del cantiere dove lavoro per correre in libreria. E’ uscita la fatica letteraria di Michele Cocuzza “Ma il cielo è sempre più blu”.
Peccato venga preso a prestito il titolo di una canzone ironica di un cantautore che amavo come Rino Gaetano, che brutalizzava con il nonsense una Italia piccina che, all’epoca, impazziva per Cotugno, per Reitano e per gli strilli di Al Bano.
Ciaonè, 24 ottobre 2006
Non vedo l’ora che suoni la sirena di fine turno del cantiere dove lavoro per correre in libreria. E’ uscita la fatica letteraria di Michele Cocuzza “Ma il cielo è sempre più blu”.
Peccato venga preso a prestito il titolo di una canzone ironica di un cantautore che amavo come Rino Gaetano, che brutalizzava con il nonsense una Italia piccina che, all’epoca, impazziva per Cotugno, per Reitano e per gli strilli di Al Bano.
Mi danno fastidio le commistioni: Gaetano con gli occhi scuri da calabrese esile e tosto, Cocuzza con quelle pupille blu a metà tra Bambi e lo Zapatero imitato da Neri Marcorè; Gaetano che se ne fotteva di compiacere il pubblico e Cocuzza che vuol piacere proprio a tutti, dalle nipoti con le tempeste ormonali alle nonne che quelle tempeste rimpiangono ma fingono di avere ancora; Gaetano così aspro e intelligente e Cocuzza così dolce e basta!
Ma ciò che appare proprio una minaccia è l’annuncio che si dà al lettore in dorso di copertina: “il delitto Fortugno e la rivolta dei giovani della Locride contro la ‘ndrangheta”. Ma chi glielo fa fare di fare il serio, dico io? Michelino stava tanto bene tra gli ex giornalisti come Brosio, come Fede, come il povero Castagna, che gli è saltato in mente di tornare a fare il mestiere? Tra l’altro le produzioni di mezza Italia stanno cercando il sostituto di Vanna Marchi per certe alghe miracolose da lanciare sul mercato…ma dico io!
Ciaonè, 24 ottobre 2006
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