La lezione della Sea Wacht e Sea Eye
by Redazione
Posted on Gennaio 10, 2019
di Giuseppe Casucci
E’ con un sospiro di sollievo che come esseri umani accogliamo la notizia di una soluzione per i 49 migranti, soccorsi da due navi delle ONG e tenuti ostaggi in balia delle onde, nelle acque territoriali maltesi, per 19 giorni: uomini, donne, bambini, minori non accompagnati.
Non vi è spiegazione alcuna che giustifichi la lunga attesa e la sofferenza inferta a poche decine di naufraghi senza trovare una soluzione di buonsenso che non aveva alternative: dare rifugio in Europa a chi si incontra in difficoltà nel Mediterraneo.
La soluzione per loro e per altri 200 salvati da Malta appare (non per la prima volta) come un aggiramento del regolamento di Dublino che vorrebbe che ogni migrante o profugo non si possa muovere dal primo Paese UE di sbarco.
Una distribuzione equa tra vari Stati Membri UE appare come l’unica strada di buon senso. Cionondimeno ci chiediamo se essa verrà applicata in futuro o se i prossimi naufraghi dovranno di nuovo affrontare la stessa dura odissea. A parte la pervicacia del Viminale (contrario ad ogni forma di accoglienza) pesa l’incapacità del Consiglio degli Stati UE di procedere ad una riforma del Regolamento di Dublino ed aprire la strada alla migrazione legale in Europa.
Esiste anche il problema di centinaia di migliaia di migranti irregolari, da anni abbandonati sul suolo europeo, senza permesso e senza effettiva possibilità di espulsione.
Li vediamo spesso per strada, senza rifugio dove ripararsi dalle intemperie, spazzando i marciapiedi o chiedendo l’elemosina; spesso sfrattati con la forza dagli edifici abbandonati che occupano per ripararsi. Un copione destinato a ripetersi ed a moltiplicarsi con il nuovo decreto sicurezza.
Per i migranti irregolari, la carenza di status li espone allo sfruttamento lavorativo anche grave, quando non cadono nelle mani della criminalità.
Basterebbe aprire le vie di ingresso legale in Europa per motivi di lavoro e sistematizzare i corridoi umanitari per i profughi, per contribuire efficacemente al contrasto della tratta di esseri umani.
Abbiamo e avremo bisogno di migranti. Chi sa o vuole guardare al di là del proprio naso, e delle prossime elezioni, capisce che le migrazioni sono inevitabili e che possono essere una risorsa, specialmente se programmate e gestite con saggezza ed umanità.
La propaganda basata sulla paura potrà portare qualche voto in più, ma distrugge anche i rapporti umani e la convivenza civile.
Su tutto questo dovremmo riflettere e decidere in fretta, facendo prevalere il buon senso.
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