La bellezza della guerra
by Redazione
Posted on Dicembre 3, 2007
Tutti sanno, anche quelli che non ne hanno letto un rigo, che esiste tutta una letteratura, anche psichiatrica, sul fascino seduttivo del massimo male e dell’orrore senza rimedio. E’ il caso della guerra, il male dei mali che ha in sé, dicono, il più irresistibile dei fascini. E il fatto che l’essere umano possa essere attratto dall’orrendamente brutto poteva esaltare Kant, ma a me fa solo pensare che il Creatore nel settimo giorno non si è riposato, si è distratto.
Ciaonè, 3 dicembre 2007
Tutti sanno, anche quelli che non ne hanno letto un rigo, che esiste tutta una letteratura, anche psichiatrica, sul fascino seduttivo del massimo male e dell’orrore senza rimedio. E’ il caso della guerra, il male dei mali che ha in sé, dicono, il più irresistibile dei fascini. E il fatto che l’essere umano possa essere attratto dall’orrendamente brutto poteva esaltare Kant, ma a me fa solo pensare che il Creatore nel settimo giorno non si è riposato, si è distratto.
Figuriamoci se io voglio mettermi a discutere con Kant che era un ragazzo vispo, ma come si fa, ad esempio, a trovare seduttivo lo scontro italiano tra laici e cattolici? Il copione è vecchio, infatti, ma, per certi versi, sempre attuale; sono gli interpreti un po’ insufficienti. Se come cattolico ho il dovere di ritrovarmi nell’Enciclica fresca di stampa, posso solo sperare che il Santo Padre non parlasse con me; se l’alternativa laica sono Pannella, Scalfari e Flores D’arcais, allora ci vuole subito una legge in favore dei profughi e rifugiati come me. Questa rubrichina si chiama “Scusate il disturbo”, dunque non voglio contraddirmi e disturbare ma, sottovoce, vi domando: quella tra Ratzinger e Flores D’Arcais, vi sembra una scelta? Poter optare tra quelli del Family day di Pezzotta e Pancho Pardi, vi sembra un’alternativa?
Andiamo, fatemi il piacere: sarebbe come sostenere che parteggiare per Veltroni o Berlusconi, voglia dire schierarsi.
Ciaonè, 3 dicembre 2007
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