J.S.M.
by Redazione
Posted on Maggio 26, 2006
Se qualcuno di voi ieri è riuscito a sottrarsi ad una delle innumerevoli cene di chiusura della campagna elettorale; se siete riusciti a divincolarvi dall’ultimo commosso appello del candidato che umilmente ti dice che se si fa un ultimo sforzo e lo si vota, forse la democrazia di questo sventurato Paese si salva, magari siete riusciti ad andare al convegno che, appunto ieri, l’Università LUISS di Roma ha dedicato a John Stuart Mill.
Ciaonè, 26 maggio 2006
Se qualcuno di voi ieri è riuscito a sottrarsi ad una delle innumerevoli cene di chiusura della campagna elettorale; se siete riusciti a divincolarvi dall’ultimo commosso appello del candidato che umilmente ti dice che se si fa un ultimo sforzo e lo si vota, forse la democrazia di questo sventurato Paese si salva, magari siete riusciti ad andare al convegno che, appunto ieri, l’Università LUISS di Roma ha dedicato a John Stuart Mill.
Se non ci siete riusciti compratevi qualche testo che sta per uscire su di lui o magari scritto da lui e questa estete portatevelo in vacanza.
Scoprirete che la democrazia è stata anche una cosa seria. Vi accorgerete che quello che avete persino smesso di sperare è stato detto, scritto, praticato. Converrete che c’è stata una ineguagliabile grandezza politica dell’occidente anglosassone, ma anche francese e persino italiano. Vi verrà voglia, dopo aver scoperto JSM, di rileggervi o leggervi Voltaire, Tocqueville, Rousseau ma anche Calamandrei, Croce, Bobbio e Galante Garrone. Vi farà bene, ma vi domanderete anche com’è accaduto che poi siamo approdati a Tremonti, a Mastella e a La Russa.
Ciaonè, 26 maggio 2006
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