Immigrazione: il vero e il verosimile
by Redazione
Posted on Settembre 2, 2009
Sull’immigrazione si fa presto a perdere la testa. Più della disoccupazione, più delle pandemie o dell’eventualità di un futuro senz’acqua è proprio con l’immigrazione che si riesce a fare del buon terrorismo e soprattutto a capire meglio un paese. E l’ Italia nel modo di vivere l’immigrazione ci dice molto di sé. Ci racconta un paese per vecchi, abitato da vecchi e governato da vecchi. Vecchi per lo più patetici e rancorosi che vogliono le badanti perché gli servono, ma vorrebbero buttare i loro mariti e i loro figli in mare. Che votano per chi rimpatria barconi con ragazzini e donne incinte, perché della giovinezza non hanno nemmeno il più vago ricordo e provano odio o al massimo indifferenza per la celestiale rotondità di un ventre gravido, perché detestano la vita che esso contiene e che sta per esplodere; una vita che a loro non li riguarda più.
Un paese che ben presto avrà più geriatri che pediatri, più ospizi che scuole, più agenzie di pompe funebri, che società di catering per matrimoni.
In questo contesto di offuscamento e senescenza sociale, si contrappongono paura e buon senso, desideri e terrore, coscienza ed egoismo. Soprattutto si contrappongono il vero e il verosimile che non è, quest’ultimo, il probabile ma il falso malamente mascherato.
I rimpatri sono una vergogna per qualunque paese civile. E questo è vero. La sanatoria per le badanti non è mezzo problema risolto, ma l’egoismo ottuso di chi prende il cuore del formaggio e pretende di lasciare a qualcun altro la scorza. E anche questo è vero. In Italia non votano i regolarmente soggiornanti. E questo, oltre ad essere una follia anche dal punto di vista dell’ordine pubblico e sociale, è anche vero.
Poi c’è Berlusconi che dice che l’Europa non fa abbastanza. E questo è verosimile. Nel senso che sarebbe difficile affermare che l’Europa faccia appieno il suo dovere per governare l’immigrazione, ma come potrebbe se gli Stati membri, non le conferiscono piena autorità per imporlo? Berlusconi questo lo sa, ma prende mezza constatazione vera, mezza falsa e il gioco è fatto.
Ciò che mi fa dormire poco non è tanto Berlusconi che, statene certi, passerà; ma gli italiani. Gli italiani e la loro età media che è anagraficamente terrificante ( 65 anni contro i 27 dell’Iran, per esempio), ma che a livello di testa, di cuore e di spirito è di gran lunga più preoccupante.
Fabrizio Molina
2 settembre 2009
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