Il sì della Camera al reato di immigrazione clandestina
by Redazione
Posted on Maggio 14, 2009
Ieri la Camera dei deputati ha confermato la fiducia al Governo, approvando i tre maxiemendamenti al disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” rispettivamente su immigrazione, mafia e sicurezza urbana.
Oggi è arrivato il sì definitivo con 297 voti a favore, 255 no e 3 astensioni.
Il testo del ddl, dopo l’approvazione dei tre maxiemendamenti, prevede alcune modifiche rispetto all’articolato approvato dalle Commissioni e piuttosto complesso è il capitolo dedicato al tema dell’immigrazione.
Viene introdotto il reato di immigrazione clandestina per cui in caso di «ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato», lo straniero sarà punito con un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Costerà 200 euro chiedere la cittadinanza e da 80 a 200 euro il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Aumenteranno, inoltre, gli anni di matrimonio con un coniuge italiano necessari per acquisire la cittadinanza da 6 mesi a 2 anni per i residenti sul territorio nazionale.
Passa da 60 a 180 giorni il periodo di trattenimento degli irregolari nei Centri di espulsione e identificazione (Cie) «in caso di mancata cooperazione al rimpatrio del cittadino del Paese terzo interessato o di ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione dei Paesi terzi» e una pena fino a 3 anni di detenzione è prevista per chi affitta case o locali a irregolari. Il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo è, poi, subordinato al superamento, da parte del richiedente, di un test di conoscenza della lingua italiana, ed è prevista la sottoscrizione, da parte dello straniero, contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del titolo di soggiorno di un “Accordo di integrazione”, articolato per crediti, la perdita dei quali determina la revoca del documento e l’espulsione dal territorio dello Stato (il c.d. permesso di soggiorno a punti).
Cade la proposta dei medici e dei presidi-spia, ma gli altri pubblici ufficiali, se accertata la condizione di irregolarità di uno stranero, avranno l’obbligo di denunciarlo. Sarà, infatti, tassativa l’esibizione del permesso di soggiorno o del passaporto agli uffici della pubblica amministrazione per ogni tipo di prestazione pubblica, fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative e «quelli inerenti all’accesso alle prestazioni sanitarie di cui all’articolo 35 e per quelli attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie».
I ddl sicurezza desta molte preoccupazioni e continua ad essere al centro di forti polemiche e aspre critiche da parte dell’opposizione, della Cei e della società civile che denunciano una violazione dei diritti dei migranti.
Il testo approvato alla Camera ora torna al Senato e, secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’interno, diventerà legge entro la fine di maggio.
Maria Carla Intrivici
Scarica il testo dell’emendamento all’art.1 del disegno di legge sulla sicurezza
14 maggio 2009
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