Il Maratoneta
by Redazione
Posted on Febbraio 21, 2006
Bello, intelligente, probabilmente agiato. Neanche quarant’anni e da undici professore di economia all’università. Ah, dimenticavo: tanto bravo a correre da aspirare, nel ’95, ad un buon piazzamento nella maratona di New York.
Ciaonè, 21 febbraio 2006
Bello, intelligente, probabilmente agiato. Neanche quarant’anni e da undici professore di economia all’università. Ah, dimenticavo: tanto bravo a correre da aspirare, nel ’95, ad un buon piazzamento nella maratona di New York.
Nel 2001, quegli insostituibili rompiballe dei radicali se ne inventano un’altra: le adesioni e la partecipazione on line al loro congresso.
Ci si può iscrivere attraverso i siti radicali. E si può votare per il consiglio nazionale. E ci si può persino candidare a farne parte. Non ci crede nessuno. E infatti Luca Coscioni, quel fenomeno appena descritto, si iscrive e presto diventa presidente di Radicali italiani.
Da allora conduce una battaglia da leader politico vero per le libertà, tutte le libertà: di parola, di impresa economica e, soprattutto, di ricerca scientifica.
Sia pure dal carcere del corpo in cui vive recluso per via della sclerosi laterale amiotrofica, lotta con forza straordinaria, fregandosene se dieci anni fa poteva appena muovere l’interno di una coscia e, prima di morire, appena un sopracciglio. Quando hai cuore e idee, può anche bastare.
Da ieri corre da un’altra parte: mi piacerebbe che il mio Dio lo tenesse vicino a sé, in ogni caso, qualunque sia il suo paradiso, gli faranno festa.
Ciaonè
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