Il governo propone le Linee guida per la riforma del Terzo Settore. Si attende la partecipazione dei cittadini
by Redazione
Posted on Maggio 13, 2014
Pubblicate le Linee guida. Ora la consultazione sarà aperta dal 13 maggio al 13 giugno. Nelle due settimane successive il Governo predisporrà il disegno di legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 27 giugno 2014.
Sì, ci siamo, forse questa è davvero la volta buona per un’importante riforma: quella del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo non profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. In poche parole del cosiddetto Terzo Settore, cioè di quell’Italia (al netto di furbi e opportunisti che dietro la sigla Onlus mettono in campo di tutto che con il non profit proprio non ha nulla a che fare). E per fare questo cambiamento il governo sembra avere le idee chiare. Con un obiettivo preciso: quello di “costruire un nuovo Welfare partecipativo, fondato su una governance sociale allargata alla partecipazione dei singoli, dei corpi intermedi e del terzo settore al processo decisionale e attuativo delle politiche sociali, al fine di ammodernare le modalità di organizzazione ed erogazione dei servizi del welfare, rimuovere le sperequazioni e ricomporre il rapporto tra Stato e cittadini, tra pubblico e privato, secondo principi di equità, efficienza e solidarietà sociale.”
Le linee guida sono, in sintesi: a) Ricostruire le fondamenta giuridiche, definire i confini e separare il grano dal loglio. b) Valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale. c) Far decollare davvero l’impresa sociale, d) Assicurare una leva di giovani per la “difesa della Patria” accanto al servizio militare: un Servizio Civile Nazionale universale e) Dare stabilità e ampliare le forme di sostegno economico, pubblico e privato, degli enti del terzo settore.
Obiettivi perseguibili già con iniziative normative e provvedimenti concreti (vedi la proposta del Servizio civile nazionale) e con una serie di interventi tipo (le principali, tra le 29 già previste): l’aggiornamento della legge 266/91 sul Volontariato, sulla base alcuni criteri precisi (vedi il testo); la revisione della legge 383/2000 sulle Associazioni di promozione sociale; l’istituzione (ma sarebbe meglio dire il ripristino, dopo l’ingiustificata soppressione operata dal governo Monti) dell’Authority del Terzo settore; e soprattutto l’importantissimo (a detta di molti esperti) “coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina fiscale, con la redazione di un Testo unico del terzo settore”. Su tutte le proposte il governo chiede le opinioni di chi è direttamente impegnato, dei portatori di interesse, di chi usufruisce dei servizi e anche di cittadini semplicemente interessati alla crescita di questo decisivo settore della nostra società. E per contribuire si può scrivere a [email protected]. Questa iniziativa ha tutto il nostro plauso: se il percorso verrà realizzato nei tempi previsti e gli obiettivi perseguiti con decisione, davvero avremmo fatto un bel passo avanti. Scarica qui le Linee guida lineeguidaterzosettore13mag2014
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