Già mi lecco i baffi
by Redazione
Posted on Ottobre 6, 2008
Bisogna convenire che un po’ di preoccupazione per la crisi economica internazionale ce l’abbiamo tutti. Anche a voler essere sereni, freddi, razionali, un po’ di fifa c’è. E poi, un conto è avere un capo come la Merkel in Germania, che se non rasserena aiuta, un altro conto siamo noi in Italia. Ad ogni modo io credo che occorra mantenere i nervi saldi per quanto possibile e seguire lo sviluppo della situazione per cercare di farsi un’idea. A questo proposito io leggo tutto quello che posso, sento la radio, navigo su internet, guardo la televisione. Stasera poi, segnalo un dibattito davvero da non perdere. Mi dispiace un po’ per le mie figlie: già sabato pomeriggio ho chiesto loro di lasciarmi il televisore perchè, da laziale, volevo assistere all’anticipo di campionato della mia squadra; la sera di domenica, da appassionato di calcio, gli ho chiesto di poter vedere il Milan; stasera dovrò rompere di nuovo, anche se non per il calcio.
Ciaonè, 6 ottobre 2008
Bisogna convenire che un po’ di preoccupazione per la crisi economica internazionale ce l’abbiamo tutti. Anche a voler essere sereni, freddi, razionali, un po’ di fifa c’è. E poi, un conto è avere un capo come la Merkel in Germania, che se non rasserena aiuta, un altro conto siamo noi in Italia. Ad ogni modo io credo che occorra mantenere i nervi saldi per quanto possibile e seguire lo sviluppo della situazione per cercare di farsi un’idea. A questo proposito io leggo tutto quello che posso, sento la radio, navigo su internet, guardo la televisione. Stasera poi, segnalo un dibattito davvero da non perdere. Mi dispiace un po’ per le mie figlie: già sabato pomeriggio ho chiesto loro di lasciarmi il televisore perchè, da laziale, volevo assistere all’anticipo di campionato della mia squadra; la sera di domenica, da appassionato di calcio, gli ho chiesto di poter vedere il Milan; stasera dovrò rompere di nuovo, anche se non per il calcio.
Da Gad Lerner, infatti, nel corso dell’Infedele, la trasmissione più pallosa dai tempi in cui trasmettevano "Il Mulino del Po" alla radio, parleranno di crisi economica. Ma, essendo consapevole anche Lerner che il suo indice di ascolto è più basso di quello dei documentari sulle manguste, cerca di ravvivare un po’ la serata con inviti, per così dire, bizzarri. E invece di fare come il saggio Vespa che ti piazza in studio una stanga dislessica ma fighissima, chi ti chiama? Toni Negri, nientemeno. Ora lo ricorda solo qualche novantenne mezzo svanito, ma ai tempi delle BR era una specie di celebrità, una specie di velina che ha fatto strada insomma. Dicono che insegnasse filosofia a Trento (W la Gelmini!), ma era noto soprattutto perché insegnava a giovinetti mezzo dementi a costruire bombe che poi, quando c’era da lanciarle, lui aveva sempre qualche impegno. Negri, Lerner, la crisi economica e "Il Mulino del Po" tutto in una sera. Già mi lecco i baffi.
Ciaonè, 6 ottobre 2008
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