Filatura del Cotone

Il progetto, nell’ambito della Campagna Umanitaria "La Casa di Laura", sperimenta una “semplice” ma efficace forma di microcredito: attraverso la formazione e il lavoro delle mamme presenti nella Casa, fornisce loro la possibilità di mantenersi autonomamente, generando un’entrata economica in maniera autosufficiente.  

Siamo in Etiopia, con “La Casa di Laura”…

Il progetto prevede l’acquisto di 20 macchine per filare il cotone; a tutte le mamme verrà consegnata una macchina e grazie all’aiuto di due insegnanti verranno formate al lavoro.
Terminata la formazione, le mamme continueranno il lavoro di filatura, durante il quale guadagneranno la somma sufficiente a ricomprare il macchinario che è stato dato loro per l’apprendimento, azzerando in questo modo il debito e sperimentando una “semplice” ma efficace forma di microcredito. Da questo momento in poi ogni ricavo sarà direttamente a loro vantaggio.
L’idea è quella di fornire alle mamme, sole e spesso malate di HIV, la possibilità di mantenersi autonomamente, generando un’entrata economica in maniera autosufficiente.

Questo meccanismo, dopo un costo iniziale, permette al progetto di autofinanziarsi di volta in volta, in quanto il denaro che le mamme restituiscono all’associazione, verrà utilizzato per acquistare nuovo cotone e nuove macchine. L’obiettivo di dare un futuro ai bambini, attraverso un progetto che restituisce a mamme sole ed emarginate la dignità di poter crescere i propri figli.

Aggiornamenti

Quihà 22 settembre 2008
Le mamme sono 12 quelle presenti al momento nella Casa di Laura, una di loro non parteciperà perché il figlio, seriamente malnutrito, ha da poco iniziato a nutrirsi con continuità e inoltre non vuole e non può stare senza la mamma, neanche un attimo. La suddetta mamma è consapevole e cosciente che al momento la priorità è la salute del bambino (sarà tenuta in considerazione per un futuro training).
L’altra mamma che parteciperà al training era stata ospitata in precedenza e ha dimostrato grande interesse per il progetto e a nostro modo di vedere è tra le più adeguate e sembra garantire un buon successo nel lavoro futuro.
Si era già pensato di non penalizzare mamme che erano state da noi e che magari erano state dimesse pochi giorni prima dell’inizio del training.
Il numero di 12 mamme è un numero che va bene per quanto riguarda il budget, la capacità dello spazio adibito al lavoro e la capacità della classe. 
Il training durerà 2 mesi: nel primo mese le mamme impareranno a filare con del semplice rotolo da cucire che verrà fatto e disfatto per fare pratica. Il primo mese non sarà quindi proficuo da un punto di vista remunerativo. Dal secondo mese le mamme inizieranno a filare il cotone da grandi rotoli a piccoli rotoli, che potranno essere venduti.
Se nel frattempo una o piu’ mamme lasceranno la casa di Laura perchè il loro figlio è in buona salute, potranno e dovranno partecipare quotidianamente al training, se vorranno ricevere la macchina in dotazione.

Quihà 23 settembre 2008
Il training è iniziato da una settimana. Le mamme sono per la maggior parte molto ben disposte ad imparare. Seguono i turni, lavorano con costanza e attenzione. L’insegnante si è detta contenta.
Hanno iniziato il secondo step del corso, filare un rotolo di normale filo per fare pratica. Lo filano e lo disfano ripetutamente, per acquisire dimestichezza.
Le macchine fatte da Yemane Wood (falegname) hanno dato una serie di problemi, non essendo tutte funzionanti alla perfezione. In questi giorni con l’aiuto dell’insegnante ha verificato i problemi e ha apportato delle modifiche.
Ritireremo le ultime 2 macchine aggiustate da Yemane.
Anche quella che avevamo ricevuto da Addis, che aveva dei piccoli problemi.
Per le successive 6 macchine che Yemane dovrà preparare abbiamo deciso insieme a lui che ne farà una alla volta; quando sarà pronta verrà provata dall’insegnante e se perfetta Yemane passerà alla successiva e così di seguito.