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Evitiamoci le scemate

by Redazione

Già qualche giorno fa mi è capitato di scrivere che la quaresima dei giornali non è solo nel giorno in cui non escono, ma comincia giorni prima e finisce giorni dopo. Diversi giorni dopo. Più che una quaresima, un ramadan.
In questo clima contrito, leggevo ieri l’articolo di Federico Rampini, perfetta firma di Repubblica: bravo, serioso, intellettualmente azzimato. Se la tira un po’ come tutti là dentro; ogni tanto imperversa con articolasse che non finiscono mai, sdottoreggia con i suoi abitini orientaleggianti, insomma uno un po’ così, ma bravo eh? Se penso alle redazioni di Libero, dell’Indipendente, del Tempo, allora sì che avercene di Rampini.

Ciaonè, 2 maggio 2007

Già qualche giorno fa mi è capitato di scrivere che la quaresima dei giornali non è solo nel giorno in cui non escono, ma comincia giorni prima e finisce giorni dopo. Diversi giorni dopo. Più che una quaresima, un ramadan.
In questo clima contrito, leggevo ieri l’articolo di Federico Rampini, perfetta firma di Repubblica: bravo, serioso, intellettualmente azzimato. Se la tira un po’ come tutti là dentro; ogni tanto imperversa con articolasse che non finiscono mai, sdottoreggia con i suoi abitini orientaleggianti, insomma uno un po’ così, ma bravo eh? Se penso alle redazioni di Libero, dell’Indipendente, del Tempo, allora sì che avercene di Rampini.

Eppure anche lui ieri, se ne è uscito col brodino di dado. Argomento: il risparmio di acqua. Ma invece di imboccare l’Autosole, per andare da Roma a Napoli ha preferito passare per Roncobilaccio. Ce l’ha menata con una remota regione indiana, dove pescano il pesce con le mani ma risparmiano l’acqua chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti e mentre si insaponano sotto la doccia. Che maestosa civiltà i nipoti di Sandokan.
E noi pazienti, tra le fave e il pecorino del primo Maggio, ci siamo bevuti anche questa.
Oggi però di maggio è il 2 e io vorrei dire a Rampini, senza gualcirgli il kimono, che la vergogna è nelle tubature vecchie di quarant’anni che disperdono il 42% dell’acqua potabile o che, in questo Paese, chiunque governi, si tolleri che invece di portare il sud senz’acqua ai livelli del centro- nord, si sia fatto il contrario. Vergognoso è che si chiedano i voti alla gente mentre è in fila alle fontanelle. Tutti, anche i politici sostenuti dal giornale di Rampini.

Ciaonè, 2 maggio 2007


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