Direi meglio…
by Redazione
Posted on Febbraio 5, 2008
Quanto mi urtano i necrologi! E i coccodrilli, che sarebbero i necrologi (quasi sempre ipocriti ed eccessivi), scritti dai giornalisti per qualcuno di importante che se ne va.
Oggi la stampa pullula di necrologi e coccodrilli politici sul tentativo di Marini andato in fumo. E che credevano? Non è che uno possa mangiare polpette al cianuro, superare botole nascoste con le frasche, schivare salve di pistolettate e tornare a casa fresco come una rosa. Questo è un paese di congiure e di congiurati. Oltre che di sicari che si divertono a passare da mandanti. Categoria, quest’ultima, molto italiana.
Ciaonè, 5 febbraio 2008
Quanto mi urtano i necrologi! E i coccodrilli, che sarebbero i necrologi ( quasi sempre ipocriti ed eccessivi), scritti dai giornalisti per qualcuno di importante che se ne va.
Oggi la stampa pullula di necrologi e coccodrilli politici sul tentativo di Marini andato in fumo. E che credevano? Non è che uno possa mangiare polpette al cianuro, superare botole nascoste con le frasche, schivare salve di pistolettate e tornare a casa fresco come una rosa. Questo è un paese di congiure e di congiurati. Oltre che di sicari che si divertono a passare da mandanti. Categoria, quest’ultima, molto italiana.
Nel ’98 Bertinotti si esaltò a passare per il regicida di Prodi, aveva tutto da guadagnarci. In effetti fu Bertinotti a menare il fendente, ma Prodi in aula c’era già giunto avvelenato. Chiedete a D’Alema. E in questi giorni, di nuovo Prodi, accoltellato secondo i biografi ufficiali da Mastella. Andiamo! E il PD che lo hanno fatto a fare, allora.
La stampa invece, come allora si schierò per la spiegazione più comoda, oggi si profonde in motivazioni per spiegare che il lavoro di Marini non è stato inutile. Lo è stato invece. Tutti i partiti volevano cacciare Prodi…perfino quelli di centro – destra.
Allora diciamo meglio: il lavoro di Marini è stato inutile, ma ha avuto un pregio. Uno, ma lo ha avuto. La Lega non ha salito, per una volta almeno, le scale del Senato.
Ciaonè, 5 febbraio 2008
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