Decreto-espulsioni: nuovo provvedimento
by Redazione
Posted on Dicembre 19, 2007
Questa mattina, al termine della Conferenza dei Capi gruppo della Camera dei Deputati il Ministro per i Rapporti con il Parlamento V. Chiti annuncia che il Governo ha deciso di rinunciare alla conversione del decreto legge n. 181 del 1° novembre 2007 relativo a “Disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza”.
Si era già concluso l’esame dei relativi emendamenti presso le Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia, con il mandato a due relatori della maggioranza a riferire in Aula.
Un nuovo provvedimento legislativo dovrà essere varato dal Governo prima della scadenza (31 dicembre) della conversione in legge del decreto, approvata dal Senato, contenente un errore per cui una palese norma incostituzionale sarebbe stata sottoposta alla firma del Presidente della Repubblica. Il calendario del Senato non lasciava, in effetti, molto spazio ad un nuovo esame parlamentare per una semplice modifica del testo.
L’articolo 1-bis, lettera a) del progetto di legge di conversione del decreto legge prevedeva un inasprimento delle pene nei confronti di chiunque incita a commettere o commette atti di discriminazione, per determinai motivi (tra cui le tendenze sessuali) facendo riferimento, erroneamente, all’art. 13 del Trattato di Amsterdam.
Infatti, sarebbe stato giuridicamente esatto, invece, il rinvio all’art. 13, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità Europea, così come modificato da Trattato di Amsterdam.
Di conseguenza la norma penale anti-discriminazione, approvata definitivamente dal Parlamento, sarebbe stata inapplicabile, ed avrebbe provocato al tempo stesso un vuoto normativo, in quanto intendeva modificare la c.d. legge Mancino in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa (l. 205/93), comportando una serie di difficoltà procedurali per i processi in corso.
Le varie forme di discriminazioni saranno oggetto, invece, di un provvedimento ad hoc, probabilmente parte del disegno di legge sulle “molestie ripetute”, che è attualmente all’esame della commissione Giustizia della Camera; in questa sede più appropriata sarà sottoposto ad ampia discussione ed analisi.
Circa i dubbi di costituzionalità sulla reiterazione di un decreto legge, secondo l’orientamento della Corte Costituzionale di fronte a questa prassi dei Governi del nostro Paese, verrebbe emanato — come dice il rappresentante del Governo — “un provvedimento nuovo, che salvaguarda la continuità delle norme ma che era già nuovo grazie alle modifiche introdotte al Senato”. Un nuovo provvedimento normativo limitato alla questione “espulsioni” dei cittadini europei per esigenze di pubblica sicurezza.
Dario Porta
(19 dicembre 2007)
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