Così, tanto per capire!
by Redazione
Posted on Luglio 21, 2006
Dal momento che ognuno cerca di adattarsi al mondo che verrà, anche io vorrei capire dove mi trovo.
Mica per contestare, tanto per capire!
Ciaonè, 21 luglio 2006
Dal momento che ognuno cerca di adattarsi al mondo che verrà, anche io vorrei capire dove mi trovo.
Mica per contestare, tanto per capire!
Da piccolo ricordo qualche marachella, poca roba: dispetti a mia sorella, poca voglia di andare a dormire la sera, cose così. Mio padre mi guardava severo e, se la facevo un po’ più grossa mi metteva in castigo, se esageravo non mi consentiva di giocare a calciobalilla. Per due o tre giorni.
Da adolescente, ancora me ne vergogno, fui sorpreso a sgraffignare qualche soldo dalla borsetta di mamma. Non sto a dirvi: successe una Caporetto. In quei giorni mia sorella fu accusata di una cresta sul resto dopo l’acquisto di un giornalino. Fu punita ma in modo più mite. Alle mie proteste mio padre rispose che il mio errore era molto più grave e la punizione proporzionata. Insomma mi spiegò, implicitamente, il concetto di aggravante.
Sono cresciuto, come molti, così: con l’idea del rispetto delle regole che, se infrante, venivano punite in proporzione. Uno stage sullo Stato di Diritto insomma.
Oggi adulto da un pezzo, cosa sento? Che Zidane viene punito quasi come Materazzi. Una testata da coatto tossico, paragonata ad uno che gli dà del pirla ( e forse non ha torto). La Francia parteggia per il gaglioffo: lo faceva già con Petèine, non è una novità.
Poi leggo che scarcerano Vittorio Emanuele ma, beninteso, col divieto di lasciare l’Italia. Traffica lui e puniscono noi. Ditemi voi….
Ciaonè, 21 luglio 2006
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