Come in una vecchia favola
Oggi 21 marzo è la giornata dedicata all’antirazzismo. Ma è anche il primo giorno di primavera, quello in cui, secondo una vecchia favola di Gianni Rodari, tutto e possibile.
E allora vogliamo sperare che, come in quella favola, tutto sia possibile: che almeno un razzista per ogni continente, uno per ogni Stato, per ogni città, per ogni quartiere e per ogni strada, per ogni fabbricato decida di convertirsi all’antirazzismo.
Noi siamo pronti ad accogliervi come se foste sempre stati dalla nostra parte. Prendendo su di noi il peso delle vostre spalle: degli annegati di Lampedusa, dei morti di freddo al Brennero, dei bambini cresciuti senza genitori e dei genitori sopravvissuti senza i loro bambini.
Faremo in modo di perdonarvi, non so come ma ci proveremo, non so come ma ci riusciremo.
Oppure potete restare quello che siete e allora saprete che ci avrete sempre contro, senza un attimo di tregua. E sapete – certo che lo sapete – che vinceremo noi. Perché siamo più di voi e sappiamo resistere. Noi infatti siamo quegli immigrati, quei poveri, quelle donne violate, quei bambini orfani, quei giusti senza giustizia, quelle vittime di tutte le mafie. Siamo noi, siamo di più e sappiamo solo resistere. E quando noi finiamo altri arrivano sempre dopo di noi. A voi la scelta dunque. State con noi o state contro. Se siete neutrali siete contro.
Noi ci crediamo che possa accadere, perché è il 21 marzo, primo giorno di primavera e tutto è possibile.
Fabrizio Molina
Foto di Sergio Cerrato da Pixabay
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