C’è gossip e gossip
by Redazione
Posted on Settembre 14, 2006
Essere di sinistra trent’anni fa significava molte cose precise e, come è ovvio, molte cose fumose. Tra quelle precise (e buone), c’era che pur nella polemica più aspra, gli attacchi all’avversario erano sempre politici, mai personali. In altre parole: in curva sud sentivi urlare “cornuto!”, in sezione ti si chiedeva che rapporto corresse tra ciò che facevi e i processi rivoluzionari.
Ciaonè, 14 settembre 2006
Essere di sinistra trent’anni fa significava molte cose precise e, come è ovvio, molte cose fumose. Tra quelle precise (e buone), c’era che pur nella polemica più aspra, gli attacchi all’avversario erano sempre politici, mai personali. In altre parole: in curva sud sentivi urlare “cornuto!”, in sezione ti si chiedeva che rapporto corresse tra ciò che facevi e i processi rivoluzionari.
Se eri nel sindacato, anche al culmine dello scontro, poteva uscir fuori che avevi sbagliato a stipulare quel certo accordo, ma nessuno ti rimproverava che probabilmente ti avrebbero assunto la sorella.
Niente di speciale però essere di sinistra allora, ti faceva sentir bene, anche per questo piccolo, significativo stilema. Forse perciò c’era in noi un po’ di prosopopea.
Questo trent’anni fa. Da allora è successo di tutto: è caduto un muro a Berlino, di comunista c’è rimasto qualche presidente – macchietta del Sudamerica, lo stile non è più lo stesso. Qualcosa però è rimasto di allora: la prosopopea.
Sennò spiegatemi voi perché Dagospia è considerato una pattumiera tipo Eva Tremila e Beppegrillo.it un avamposto rivoluzionario.
Grillo è un uomo sofferente che pensa che tutti ce l’abbiano su con lui, possiamo capirlo, ma sbattere in home page tutti gli assunti Rai nome per nome, parente per parente, non è di sinistra.
O invece sì?
Ciaonè, 14 settembre 2006
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