Bucarest e i comunisti
by Redazione
Posted on Aprile 2, 2008
Si sta per aprire un importante vertice a Bucarest ma, a parte le solite pantomime, questi dell’est vogliono far dimenticare di essere comunisti. “Esserlo stati” dicono, ma chi lo è stato una volta, lo rimane per sempre. Una volta beccato, insomma, il male ti resta. Il comunismo è come il vaiolo: seppure sopravvivi, rimani sfigurato.
Guardate il compagno Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Un comunista. Da piccolo ha studiato dai preti, ha fatto il chierichetto, è entrato in seminario, poi è diventato prete semplice, poi parroco, monsignore, vescovo, cardinale.
Ciaonè, 2 aprile 2008
Si sta per aprire un importante vertice a Bucarest ma, a parte le solite pantomime, questi dell’est vogliono far dimenticare di essere comunisti. “Esserlo stati” dicono, ma chi lo è stato una volta, lo rimane per sempre. Una volta beccato, insomma, il male ti resta. Il comunismo è come il vaiolo: seppure sopravvivi, rimani sfigurato.
Guardate il compagno Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Un comunista. Da piccolo ha studiato dai preti, ha fatto il chierichetto, è entrato in seminario, poi è diventato prete semplice, poi parroco, monsignore, vescovo, cardinale.
Tutto per fregare meglio un giorno i moderati e la libera impresa. Ieri addirittura, questo emissario del Cominform, ha dato avallo ad un comunicato della cellula castrista dei preti ambrosiani che hanno protestato col comune di Milano per le modalità con cui è stato sgombrato un campo nomadi. Ma lo sapete cosa hanno chiesto queste comarelle di Lenin? Che almeno alla gente sgombrata fossa data acqua, latte per i bambini, assistenza medica. Sono dei pazzi, bisognerebbe internarli. Ma come? Il sindaco Moratti ottiene quel po’ di successo con l’assegnazione dell’Expò 2015 e non può nemmeno regalarsi un giro di giostra con gli zingari. Siete degli ingrati, il marito dice che ieri sera non ha neanche finito il caviale per il dispiacere. E’ inutile non finiranno mai: comunisti a Bucarest, comunisti in Italia, tra i militari, i cardinali. Ma, meno male che Silvio c’è!
Ciaonè, 2 aprile 2008
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