Bambino Gesù, vorrei…
by Redazione
Posted on Dicembre 13, 2006
Manca davvero poco a Natale. Quanto mi mancano le cose di quando ero piccolo: i climi, gli odori, il fermento calmo dei preparativi; quanto mi mancano le persone soprattutto: quelle perse e perfino quelle che ho fatto di tutto per perdere.
Penso al bambino Gesù, a quanto deve pesargli la certezza di essersi distratto proprio sul più bello, mentre stava creando con Suo Papà una cosa niente male…chissà cosa gli è venuto in mente.
Ciaonè, 13 dicembre 2006
Manca davvero poco a Natale. Quanto mi mancano le cose di quando ero piccolo: i climi, gli odori, il fermento calmo dei preparativi; quanto mi mancano le persone soprattutto: quelle perse e perfino quelle che ho fatto di tutto per perdere.
Penso al bambino Gesù, a quanto deve pesargli la certezza di essersi distratto proprio sul più bello, mentre stava creando con Suo Papà una cosa niente male…chissà cosa gli è venuto in mente.
Da piccolo, mi avvicinavo al Presepe e gli chiedevo di portarmi la Colt 45, per fortuna Gino Strada era ancora al liceo e Agnoletto in colonia col dopolavoro dei post telegrafonici.
Da più grandicello, infarcito di grandi propositi, gli chiedevo qualche regalo ma soprattutto la pace universale, l’amicizia tra la gente, la protezione per tutti i bambini del mondo.
Ora sono grande, mi illudo ancora e molto anche, solo che nelle richieste sono meno smodato: mi basterebbe che mentre il Parlamento discute se mettere in Costituzione che l’italiano è la lingua nazionale, affermazione ovvia prima ancora che sacrosanta, non ci fossero quelli della Lega a menarcela. E che soprattutto non ci fossero quelli di Rifondazione, a dire che così si è contro l’immigrazione. Non chiedo al Bambino l’eterna felicità, solo che per Natale ci liberi dei pirla. Si tratta di poche ore, il tempo di una cena, di una Messa e di una tombolata.
Ciaonè, 13 dicembre 2006
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