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Aveva cominciato così bene…

by Redazione

La gestione che Carla Bruni ha fatto del suo ingresso all’Eliseo è stata a dir poco magistrale, fino ad oggi. Non era facile scalzare con signorilità Cecilià, la prima moglie del piccolo Sarkò. Fatto!
Poi si è trovata l’inaspettata concorrenza di Rashida Dati, la moretta amica del Presidente promossa ministro (va tanto di moda anche in Italia). Forse amava Sarkò e sperava di accasarsi. Carla l’ha tritata con tale garbo che la moretta le è quasi riconoscente. Poi, in questi mesi, Carla è stata un diluvio di austera bellezza, vicinanza composta, salvaguardia di sé e consapevolezza del nuovo ruolo. Ha lanciato uno stile e le prime donne di mezzo mondo, da quella siriana a quella finlandese, in un attimo si sono adeguate. Se penso che neanche vent’anni fa le prime donne erano Livia Andreotti e la moglie di Breznev.

Ciaonè, 17 luglio 2008

La gestione che Carla Bruni ha fatto del suo ingresso all’Eliseo è stata a dir poco magistrale, fino ad oggi. Non era facile scalzare con signorilità Cecilià, la prima moglie del piccolo Sarkò. Fatto!
Poi si è trovata l’inaspettata concorrenza di Rashida Dati, la moretta amica del Presidente promossa ministro (va tanto di moda anche in Italia). Forse amava Sarkò e sperava di accasarsi. Carla l’ha tritata con tale garbo che la moretta le è quasi riconoscente. Poi, in questi mesi, Carla è stata un diluvio di austera bellezza, vicinanza composta, salvaguardia di sé e consapevolezza del nuovo ruolo. Ha lanciato uno stile e le prime donne di mezzo mondo, da quella siriana a quella finlandese, in un attimo si sono adeguate. Se penso che neanche vent’anni fa le prime donne erano Livia Andreotti e la moglie di Breznev.

Il fatto che Carla faccia la modella, un mestiere su cui si hanno mille pregiudizi, o che coltivi hobby spericolati come cantare, le si perdona a prescindere. Sembra quasi avviarsi ad essere una reincarnazione moderna di Raissa Gorbaciova mescolata con Lady D. Tutti sembrano amarla o prepararsi ad amarla. Non che non abbia chi la odia, ma è che costoro non riescono a trovare punti di attacco. E se tutto questo è vero, perché guastarsi adesso? Non sa Carla che la fantasia si perdona ad un artista ma se a fantasticare è la moglie di un Presidente, diventano bugie? Carla con quegli occhi può farci credere praticamente tutto, ma addirittura, come ha detto in un’intervista, che abbia parlato di letteratura con Bush e che costui le abbia detto di amare Albert Camus è proprio troppo.

Lasciamo perdere Camus che era evidentemente uno scherzo, ma che Bush parli normalmente, chi cavolo ci crede?

Ciaonè, 17 luglio 2008


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