Al via la sanatoria di colf e badanti
by Redazione
Posted on Agosto 4, 2009
Il Presidente della Repubblica ha promulgato il ddl 1724 di conversione del decreto legge n. 78 del 1° luglio 2009, il c.d. “decreto anticrisi”, approvato in via definitiva in Senato lo scorso 31 luglio.
Il decreto recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali contiene anche disposizioni relative alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro domestici.
Secondo quanto disposto in materia dalla nuova normativa, datori di lavoro italiani, comunitari o stranieri titolari di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, dal 1 al 30 settembre, potranno regolarizzare colf e badanti che al 30 giugno scorso erano impiegati irregolarmente da almeno tre mesi. Il rapporto di lavoro potrà essere sanato dietro presentazione della dichiarazione di attività di assistenza o di lavoro domestico all’Inps, nel caso di lavoratori italiani e comunitari, allo Sportello Unico per l’immigrazione per quelli stranieri. Il documento di emersione del rapporto di lavoro potrà essere presentato solo dopo il versamento di un contributo forfettario di 500 euro per ciascun lavoratore.
Sono, però, previste alcune limitazioni.
Ogni famiglia potrà regolarizzare al massimo una colf o due badanti stranieri, limite non previsto per i comunitari. Nel caso di assunzione di colf, inoltre, il datore di lavoro dovrà dimostrare un reddito annuale non inferiore a 20 mila euro o a 25 mila euro, nell’ipotesi di famiglie con più di un reddito. Condizione non prevista per mettere in regola le badanti; in questa situazione, però, sarà necessario certificare la mancanza di autosufficienza della persona assistita.
Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e per tutta la durata della procedura di emersione, saranno sospesi i procedimenti penali e amministrativi a carico dei lavoratori per violazione delle norme di ingresso e soggiorno sul territorio nazionale – compresa l’espulsione – e quelli a carico del datore per l’impiego illegale dei lavoratori. Reati estinti al buon esito della regolarizzazione.
Chi è colpito da un provvedimento di espulsione potrà partecipare alla sanatoria, tranne nei casi di allontanamento per motivi di sicurezza, ordine pubblico o terrorismo. Saranno, altresì, esclusi gli stranieri condannati, anche con sentenza non definitiva, per un reato per cui è previsto l’arresto obbligatorio o facoltativo in flagranza.
Infine il datore di lavoro che presenta una falsa dichiarazione di emersione sarà punito con la reclusione da uno a sei anni.
Maria Carla Intrivici
4 agosto 2009
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