A tutto c’è un limite
by Redazione
Posted on Luglio 30, 2007
Riesco ad apprezzare molto Marco Pannella. Ho, infatti, imparato a valutare le persone, separando la loro intelligenza da tutto il resto. E ho anche imparato che si può stimare una persona pur condividendo il 10 per cento di ciò che dice e in cui crede. Credo che la mia stima sia dovuta anche alla sottrazione: ho così poca considerazione degli altri politici, che lui a volte, mi sembra un gigante. Premesso questo, diciamo anche che se Berlusconi smettesse di far politica, non avrei più neanche mezzo motivo per iscrivermi al Partito Democratico, sempre che il mostriciattolo nasca.
Diciamo dunque, che non mi sembra di avere pregiudizi negativi verso Pannella né, tantomeno, positivi verso il PD. Però c’è un limite a tutto!
Ciaonè 30 luglio 2007
Riesco ad apprezzare molto Marco Pannella. Ho, infatti, imparato a valutare le persone, separando la loro intelligenza da tutto il resto. E ho anche imparato che si può stimare una persona pur condividendo il 10 per cento di ciò che dice e in cui crede. Credo che la mia stima sia dovuta anche alla sottrazione: ho così poca considerazione degli altri politici, che lui a volte, mi sembra un gigante. Premesso questo, diciamo anche che se Berlusconi smettesse di far politica, non avrei più neanche mezzo motivo per iscrivermi al Partito Democratico, sempre che il mostriciattolo nasca.
Diciamo dunque, che non mi sembra di avere pregiudizi negativi verso Pannella né, tantomeno, positivi verso il PD. Però c’è un limite a tutto!
Per avviare una roba che forse mai si farà, si sono sciolti i DS, si è sciolta la Margherita, dentro le loro case, già terremotate, scorre ed è scorso il sangue: tra D’Alema e Mussi, tra Rutelli e Parisi, tra Bordon e l’usciere del partito che ogni giorno gli chiede i documenti perché non sa chi sia. Insomma un casino. Da quando poi è sceso in campo Veltroni, Prodi non interviene più nemmeno sul rogo di Peschici e di Fassino si è dimenticata persino sua moglie.
E Pannella, che è liberista, libertario, socialista, radicale, referendario, federalista, abortista, divorzista, anticlericale, ghandiano, transnazionale e molto altro ancora, senza mai superare i duemila iscritti tutto compreso, non vuole sciogliere il suo partitucolo, ma vuole candidarsi a comandare quello degli altri. E starnazza pure. E la povera Bonino che deve assecondarlo perché teme il quinto ictus.
Ma perché non aspetta che si libera il posto di Benedetto XVI e si candida in Conclave?
Ciaonè 30 luglio 2007
Lascia un commento