Da tutti gli imbecilli, libera Nos Domine
by Redazione
Posted on Dicembre 16, 2010
Ma è possibile che uno debba scegliere tra due o più imbecillità? Come in tv dove, molto spesso, l’alternativa è tra Carlo Conti ed Enrico Papi, così anche nella vita civica, quasi mai puoi scegliere tra una cosa intelligente che condividi ed un’altra, sempre intelligente, che non condividi; l’alternativa è, quasi sempre, tra due opposte cretinate. E’ sempre così. Sull’immigrazione o ti tocca fare i conti con quello che erutta Borghezio o con tre soavi e perniciosissime maestrine dalla penna rossa che a Milano, colte da raptus multiculturale, non fanno fare il presepe ai bambini delle elementari, consentono il Babbo Natale ma non Gesù Bambino e promettono una scomunica a chiunque fischietti Bianco Natal, Astro del Ciel…
Io non lo so, ma che abbiamo fatto di male per meritarci questo?
Vorrei chiedere alle maestrine di Milano: “Ma chi ve le ha fatte le lezioni di laicità, Agnoletto? Ma che libri leggete? Che film andate a vedere? Che teatri frequentate? Io non ce l’ho con voi, ma con chi vi ha messo in cattedra, sottraendovi all’ago e filo dove pure un po’ di buon senso ci vuole. Fate così, dite che quando avete preso quelle decisioni avevate partecipato ad una festicciola per una collega che andava in pensione e avevate alzato un po’ il gomito. Se lo fate, io mi impegno a raccogliere le firme per farvi perdonare la bestialità. Se non lo fate, raccoglierò le firme pro legge Gelmini; hai visto mai che cacciando un po’ di precari si caccia pure un po’ di gente come voi?”
Io, per davvero, non ce l’ho tanto con loro e, per dimostrarlo, proverò a dire due o tre ragioni della loro stupidità, fingendo di credere che possano capire.
“Care signore, l’intercultura aggiunge, non sottrae. Ciò vuol dire che il rispetto per i bambini stranieri, lo si attua accogliendo loro e dandogli la possibilità di professare ciò in cui credono, senza rinunciare a ciò in cui crede la maggior parte di noi. Sempre che tutto sia nell’ambito del lecito e del consentito. Seconda cosa (se ancora riuscite a seguire). Non temete che quando i bambini cattolici a cui avete spiegato che il presepe non si fa per rispetto dei compagnetti islamici torneranno a casa e vedranno il babbo che mette la pastorella vicino alla capanna, gli possano mettere l’arsenico nel pandoro per punire un razzista? Terzo (e ultimo, per carità). Non vi viene mai in mente, quando vi coglie una idea, di dormirci sopra e aspettare che passi?
Comunque auguri e Buon Natale.
Fabrizio Molina
16 dicembre 2010
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