Il PD non è messo così male
by Redazione
Posted on Gennaio 28, 2010
Anche stavolta verrò accusato di fare lo snob, di fare la parte di quello che la pensa sempre all’opposto della maggioranza e, spesso, del buon senso. Pazienza, farò quest’altra penitenza! Ma che posso farci se a volte penso una cosa, la approfondisco, cerco i riscontri, la adatto o cerco di adattarla al senso comune e, quando ce l’ho chiara, è diversa da quello che credono molti altri? Ho provato ad essere diverso, ma non ce la faccio. E’ più facile rassegnarmi, come certi sansebastiani nei quadri rinascimentali, a lasciarmi trafiggere dalle frecce.
Dunque, a destra come a sinistra, si dice che il PD sia davvero messo male. Si profetizza la fine della storia di quello che avrebbe dovuto essere il partitone dei riformismi. Si azzarda che lo stato liquido dell’allegra brigata sarà presto stato gassoso. Come certe puzzette dei neonati. I più nichilisti si spingono fino a sostenere che se almeno questo massacro fosse servito a mandare in Africa Veltroni per sempre, ad esiliare in un centro anziani di Bitonto D’Alema, a far prendere la gestione di una trattoria per camionisti nell’alto reggiano a Bersani, almeno avrebbe avuto uno scopo. Invece neppure questo.
Ma si può, dico io, essere d’accordo con questo De profundis? Io dico di no e lo dico con dei dati di fatto, mica con le chiacchiere da salotto.
Facciamo il punto il punto sulle forze in campo attualmente per il PD. Ha un leader nazionale che è anche Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Ha un pezzo da novanta che gioca libero da marcature a fare infuriare Berlusconi, Pier Ferdinando Casini. Ha una testa d’ariete che tiene il PDL sempre sulla graticola, Antonio Di Pietro. Ha un ministro che riforma la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.
Non basta ancora: ha un candidato a diciotto carati proveniente dal sindacato che cercherà di strappare la regione Lazio ai radicali, Renata Polverini. Ne ha uno a cui ha appena dato il proprio appoggio perché stravincesse le primarie in Puglia, Nichy Vendola. E vi pare che, con questa squadra, si possa sostenere che il PD sia alla frutta? E’ vero, la recente condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa renderebbe poco elegante la candidatura di Cuffaro in Sicilia, ma anche così come è ora può giocarsela.
Fabrizio Molina
28 gennaio 2010
Lascia un commento