Ai miei concittadini
by Redazione
Posted on Dicembre 23, 2009
Dio solo sa come e quando si risolverà una nuova legge sulla cittadinanza. Se la facessimo subito, sarebbe tardi, per quando la faremo sarà già vecchia e superata. Occorrerà fare tutto perché quella parte minoritaria del Paese che per ragionare usa ancora la testa e non l’intestino crasso, non pensi che se ne dimenticheranno tutti, presi da nuove emergenze e da prossimi innamoramenti.
Bisognerà andare tra gli studenti, nelle assemblee sindacali, nei centri anziani, nelle scuole di ballo, ovunque ci sia qualcuno disposto ad ascoltare, spiegare di nuovo che italiano è chi ama l’Italia e non esclusivamente chi è figlio di italiani. E meno che mai sono italiani quelli che pomposamente vengono chiamati “i nostri connazionali all’estero”.
Bisognerà ricominciare tutto da capo, come quando il poliziotto, durante un interrogatorio, ti fa ricostruire la storia infinite volte. Non ci sarà nessuna buona legge sulla nuova cittadinanza, se non cambia la coscienza dell’Italia e degli italiani.
Bisogna sfidare la fatica dell’assemblea, del seminario, della propaganda di piazza; sfidare il ridicolo del “fare testimonianza”, che per i politici di mestiere è solo uno dei tanti modi per essere mezzo scemi.
Dovremo di nuovo saper convincere dell’evidenza dei fatti: ad esempio che gli italiani perbene e con un briciolo di sale in zucca sono più connazionali di quelle centinaia di migliaia di iraniani che hanno trasformato i funerali di Montazeri in una nuova occasione di sfida al regime più ignobile del mondo, che del sindaco di Coccaglio e della sua meravigliosa idea di Bianco Natale.
Dovremo ricominciare e dovremmo farlo subito, magari subito dopo Natale. Invitateci, noi verremo.
Per ora prepariamoci a qualche ora di riposo, di famiglia, di serenità e, per chi non l’ha fatta, alla lettera a Babbo Natale. Io la mia l’ho già messa sotto l’albero: ho chiesto anch’io un Bianco Natale, non nel senso di ripulire l’Italia dai “negri”, ma dai deficienti sì.
Buon Natale e Buon Anno a tutti.
Fabrizio Molina
23 dicembre 2009
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