In Italia lo 0,3% dei rifugiati del mondo

Secondo il Rapporto statistico annuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), il “Global Trends”, sono 42 milioni le persone costrette alla fuga da guerre e persecuzioni alla fine del 2008. Il dato comprende 15.2 milioni di rifugiati, 827 mila richiedenti asilo e 26 milioni di sfollati all’interno del proprio Paese.

L’80% dei rifugiati del mondo si trova nei Paesi in via di sviluppo, così come la maggior parte degli sfollati. Fra i principali Stati di accoglienza, nel 2008, troviamo il Pakistan (1,8 milioni), la Siria (1,1 milioni), l’Iran (980 mila), la Germania (582.700), la Giordania (500.400), il Ciad (330.500), la Tanzania (321.900) e il Kenya (320.600).
I rifugiati, invece, provengono prevalentemente dall’Afghanistan (2,8 milioni) e dall’Iraq (1,9 milioni) nazioni che, da sole, rappresentano il 45% dei rifugiati di competenza dell’UNHCR. Altri Paesi di origine sono la Somalia (561 mila), il Sudan (419 mila), la Colombia, compresi coloro in situazioni simili ai rifugiati (374 mila) e la Repubblica Democratica del Congo (368 mila).

Nello stesso anno il numero di richiedenti asilo è salito a 839 mila, con un incremento del 28%. Il maggior numero di domande di asilo è stato presentato rispettivamente in Sud Africa (207 mila), negli Stati Uniti (49.600), in Francia (35.400) ed in Sudan (35.100).

Nel 2008, le domande pervenute in Italia sono state 31.300, dato che fa registrare un consistente incremento rispetto al 2007, durante il quale sono state presentate 14.050 (+122%).
Dell’ammontare totale, 8.749 hanno ottenuto protezione internazionale di cui 1.695 il riconoscimento dello status di rifugiato e 7.054 lo status di protezione sussidiaria; 2.100 sono stati i dinieghi con protezione umanitaria e 9.478 quelli senza protezione, le istanze con altro esito sono state pari a 1.606.
Il nostro Paese, infine, ospita 47.061 rifugiati, lo 0,3% dei 15.2 milioni presenti in tutto il mondo.

Maria Carla Intrivici

19 giugno 2009