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Patto europeo su immigrazione e asilo

by Redazione

In occasione del Consiglio Giustizia e Affari Interni (GAI) dell’Ue – del 25 settembre scorso – i 27 ministri responsabili per le politiche migratorie dei Paesi membri hanno raggiunto l’accordo sul Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo. Il documento era stato proposto dal Presidente francese  Sarkozy e presentato al vertice informale di Cannes di luglio.

Il Patto è incentrato su cinque aree, che dovranno tradursi in misure concrete nei prossimi anni: la regolamentazione dell’immigrazione legale, il controllo dell’immigrazione illegale favorendo il ritorno ai Paesi d’origine dei migranti, il rafforzamento delle frontiere esterne, la creazione di una “partnership” con i Paesi di origine e di transito, la nascita di un Europa dell’asilo (entro il 2012).

L’Ue si impegna a perseguire, innanzitutto, l’obbiettivo di favorire l’immigrazione dei lavoratori anche temporanei, in particolare dando priorità al lavoro altamente qualificato e alla mobilità degli studenti e dei ricercatori nell’area Schengen. La normativa relativa alla c.d. carta blu per i lavoratori qualificati, sui rimpatri ed altre iniziative della Commissione si muovono nella stessa direzione.

La Presidenza francese ha dovuto mediare sulla base di diversi interessi e sensibilità che permangono tra i Paesi europei. Infatti, Sarkozy aveva inizialmente sostenuto l’idea di un “contratto obbligatorio di integrazione” relativo al alcune “norme di comportamento” del migrante che vive in Europa. La proposta è stata lasciata cadere dopo un tour europeo del ministro francese per l’immigrazione, Brice Hortefeux.
Inoltre, il Consiglio europeo si impegna nel fare ricorso solamente a regolarizzazioni caso per caso – la Francia ne sosteneva invece il divieto totale – piuttosto che generalizzate; comunque nel quadro della legislazione nazionale e per ragioni umanitarie o economiche.

Il vertice europeo dei Capi di Stato e di Governo del prossimo ottobre sancirà l’adozione ufficiale del Patto, il quale vuole essere un primo passo nella definizione di una politica comune europea in materia di immigrazione e asilo.

(4 ottobre 2008)

Dario Porta


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