Spagna – diritti civili e politici
by Redazione
Posted on Luglio 9, 2008
Il diritto di voto ai cittadini stranieri non comunitari, residenti di lunga durata, alle elezioni municipali è tra le proposte che il vice segretario del partito socialista spagnolo Josè Blanco ha presentato al Congresso del Psoe che ha avuto luogo a Madrid.
La Spagna negli ultimi anni ha assistito ad un considerevole flusso di migranti, più di un milione sono maggiorenni, anche se non tutti potrebbero esercitare il diritto di voto se venisse approvato. Infatti, come stabilito dall’articolo 13, comma 2 della Costituzione potranno votare alle elezioni locali solo i cittadini degli altri Paesi sulla base di criteri di reciprocità, per cui gli spagnoli residenti in questi Stati possano esercitare lo stesso diritto.
Il documento finale dell’assise di Madrid definisce la partecipazione politica un elemento favorevole all’integrazione dei migranti; inoltre, sottolinea che alla base della politica migratoria spagnola vi è la legalità, come condizione necessaria per articolare una convivenza i cui limiti si trovano nelle regole e nei valori dello Stato di diritto.
L’iniziativa che viene dalla Spagna è una speranza per tutta l’Europa.
Le pulsioni securitarie nei Paesi europei sembrano prevalere incontrastate, i governi sostengono la necessità di politiche restrittive per combattere l’immigrazione illegale. L’affermazione della legalità con il connesso adempimento degli obblighi da parte di tutti i cittadini di una comunità è imprescindibile ma deve essere accompagnata da politiche di coesione sociale e dal riconoscimento della centralità e del valore dei diritti civili e politici.
La questione del riconoscimento del diritto di voto amministrativo agli stranieri non comunitari rappresenta un aspetto fondamentale delle politiche di inclusione nelle comunità di accoglienza. Infatti, la crescente presenza di cittadini stranieri nei Paesi europei pone la necessità di elaborare nuovi modelli di rappresentanza politica a loro favore per superare la dicotomia tra sistema sociale e sistema politico, per cui gli organi politici debbano essere espressione dell’intera comunità di cui gli stessi stranieri fanno parte.
(9 luglio 2008)
Dario Porta
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