Tratta degli esseri umani: interventi internazionali
by Redazione
Posted on Febbraio 19, 2008
Dal 1 febbraio è entrata in vigore la Convenzione del Consiglio d’Europa (Varsavia 16 maggio 2005) contro la tratta degli esseri umani, aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa, dei Paesi che hanno partecipato alla sua elaborazione e della Comunità europea.
Ogni anno, secondo le cifre rese note dallo stesso Consiglio d’Europa, oltre 600.000 persone sono vendute in Europa diventando vittime di criminali internazionali. Più dell’80% è costituito da ragazze e donne, quasi sempre costrette ad una schiavitù a sfondo sessuale (70%), mentre le altre vittime sono soggette a lavori forzati, adozioni illegali e trapianto di organi.
L’obiettivo della Convenzione è di prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani in tutte le sue forme, a livello nazionale e internazionale, sia essa legata o no alla criminalità organizzata. Un primo principio fondamentale delineato con precisione dalla nuova Convenzione è che la protezione e la promozione dei diritti delle vittime deve essere assicurata senza alcuna discriminazione di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche, origine nazionale o sociale, appartenenza ad una minoranza nazionale.
Sullo stesso tema dal 13 al 15 febbraio si è svolta a Vienna, per iniziativa delle Nazioni Unite, il primo Forum sulla lotta alla tratta degli esseri umani a cui hanno partecipato circa 1.400 delegati da 116 Paesi: rappresentanti dei governi e del mondo economico, esperti ed organizzazioni di tutela delle vittime.
Il capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (UNODOC), Antonio Maria Costa, ha dichiarato che il Forum è l’inizio di un processo e invitato i governi, la società civile e le imprese a prendere al più presto misure al fine di impedire tali orrendi fenomeni.
Il Forum di Vienna è stato convocato “dall’United Nations Global Iniziative to Fight Human Trafficking” (UN GIFT), lanciato nel marzo 2007 dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (UNODOC) insieme con l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), l’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (IOM), l’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani (UNHCHR), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e l’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa (OSCE).
L’iniziativa internazionale ha posto l’attenzione sulle cause, l’impatto socio-economico del problema per poi indicare la piattaforma per una campagna coordinata di azioni contro tale crimine che comprenda norme nazionali ed internazionali, iniziative private come i codici di condotta, nonché di informazione sui media.
Come ha sottolineato il rappresentante delle Nazioni Unite il traffico di esseri umani è “un mostro che acquista diverse forme”, sempre in stretto collegamento con altre attività illecite come immigrazione illegale, sfruttamento minorile, lavoro forzato, pedofilia, prostituzione e conflitti civili.
Per maggiori informazioni: www.governo.it
Dario Porta
(19 febbraio 2008)
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