Paesi del Mediterraneo: Vertice sull’Immigrazione
by Redazione
Posted on Novembre 23, 2007
In Portogallo (Albufeira, 18-19 novembre) si è svolto il primo vertice intergovernativo Eromediterraneo sull’immigrazione tra i 27 Paesi dell’Unione Europea — per l’Italia il titolare del Ministero della Solidarietà sociale Paolo Ferrero — e i 12 Paesi associati all’Unione dagli accordi Euromed di Barcellona (Partenariato Euromediterraneo dal 1995): Algeria, Marocco, Egitto, Tunisia, Siria, Autorità Palestinese, Israele, Giordania, Libano, Turchia, Albania, Mauritania.
I principali temi affrontati nella due giorni di lavoro sono stati: i flussi migratori regolari e irregolari, lo sviluppo economico dei Paesi di origine, prevedendo le azioni e gli strumenti conseguenti. Il tema dei rifugiati e dei richiedenti asilo, come il fenomeno del traffico degli esseri umani non ha trovato – secondo alcuni partecipanti al vertice – adeguata attenzione.
L’obbiettivo dell’incontro è stato quello di favorire i canali legali dell’immigrazione, attraverso misure ad hoc: corsi di formazione professionale e linguistica, campagne di informazione per facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro per i potenziali migranti, la costituzione di un gruppo di lavoro comprendente i rappresentanti dei governi e delle parti sociali dei Paesi Euromediterranei.
Per quanto riguarda l’immigrazione clandestina, si prevede la definizione di migliori standard di sicurezza per i documenti di viaggio dei cittadini stranieri (anche con l’introduzione di dati biometrici e delle nuove tecnologie nei sistemi di sicurezza), la specifica formazione sull’identificazione di documenti falsificati ed il controllo dei flussi in partenza, anche attraverso il supporto dell’Agenzia di controllo alle frontiere dell’UE Frontex.
Per lo sviluppo economico sono stati individuati strumenti — sostenuti soprattutto dal Paesi del Sud del Mediterraneo e dal rappresentante del governo italiano — per aumentare le opportunità di sviluppo dei Paesi di provenienza che valorizzino le rimesse dei migranti e utilizzino le opportunità del microcredito. Innanzitutto si intende rendere meno costosi i trasferimenti, su base volontaria, nonché co-finanziare a livello europeo i progetti di investimento dei cittadini stranieri nei loro Paesi di origine, anche attraverso un sito internet costituito appositamente. I più rilevanti flussi delle rimesse – ultimi dati Euromed – provengono dai Paesi del Magreb, in particolare Marocco, Algeria e Tunisia, con Spagna Italia e Francia quali principali fonti.
La dichiarazione finale del summit fa riferimento alla cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo come essenziale per gestire i flussi migratori con un approccio integrato di responsabilità condivisa, di reciproco beneficio e solidarietà nel rispetto dei diritti dei migranti, visti anche come fattore di sviluppo economico e sociale.
Dario Porta
(23 novembre 2007)
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