Pena capitale: l’Europa sostiene l’iniziativa italiana
by Redazione
Posted on Maggio 21, 2007
L’iniziativa italiana contro la pena di morte ottiene l’appoggio dell’Unione europea.
I Ministri degli Esteri dell’Unione, riuniti a Bruxelles, hanno, infatti, conferito all’Italia e alla Germania, attuale presidente di turno, il mandato unanime per preparare il testo della risoluzione sulla moratoria da presentare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
«È stata una decisone di tutti i paesi europei, l’iniziativa non si muove dunque solitaria, ma in collaborazione con i partner» ha commentato il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema.
Roma e Berlino si impegneranno ad assolvere il loro compito per il prossimo Consiglio dei Ministri degli esteri a giugno per poi presentare la risoluzione all’Assemblea generale in corso o, al più tardi – qualora non ricorressero le condizioni dal punto di vista regolamentare – a quella che si aprirà a settembre.
Ma le difficoltà non mancano.
Superata l’iniziale riluttanza di Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Ungheria bisognerà, comunque, verificare se esistono i numeri necessari per far passare all’Onu la richiesta di moratoria delle esecuzioni capitali.
Al momento 92 Paesi hanno firmato la Dichiarazione contro la pena di morte della Presidenza dell’Ue, mentre per il successo della risoluzione sono necessari 96 voti. Quindi raccogliere la disponibilità di co-sponsorship tra Paesi extracomunitari diventa fondamentale, responsabilità che rientra nel mandato ricevuto dal Consiglio Ue.
Attualmente si sono già detti disponibili a sostenere la proposta di moratoria Brasile, Sud Africa e Nuova Zelanda, ma anche altri Stati sono stati coinvolti in un’attiva azione di rete.
Maria Carla Intrivici
(21 maggio 2007)
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