Infibulazione: punita con legge in Eritrea
by Redazione
Posted on Aprile 6, 2007
Con provvedimento del governo di Asmara, in Eritrea le mutilazioni genitali femminili sono vietate dalla legge. Chiunque partecipi o promuova l’infibulazione sarà punito con multe di migliaia di dollari e più di dieci anni di carcere.
L’Eritrea è il quindicesimo Paese africano che condanna con legge questo rito arcaico e tribale che non trova alcuna origine religiosa nel Corano.
Sono 140 milioni le bambine e le donne che vengono infibulate nel mondo. Ogni anno ci sono tre milioni di nuovi casi, uno ogni quindici secondi.
Sono 28 i Paesi dove vengono praticate le mutilazioni genitali femminili (MGF): soprattutto in Africa, ma anche in alcune zone asiatiche, in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia.
L’Italia è uno dei Paesi europei dove questa pratica è reato.
La Svezia già nel 1979 ha adottato una legge contro le mutilazioni, seguita nel 1985 dalla Gran Bretagna. In Germania e in Francia non esiste una specifica normativa ma questa pratica viene fatta ricadere in alcune norme del codice penale che riconducono a tale tipologia di violenza.
Punire con legge l’infibulazione è l’inizio di un importante percorso di riconoscimento del diritto inviolabile delle donne alla salute e all’integrità fisica.
La continua informazione contro le MGF e la sensibilizzazione a livello locale fatta dalle donne per le donne dei villaggi sono strumenti incisivi per rompere il silenzio, diffondere la conoscenza dei rischi psico-fisici connessi a tale violenza e ridurre i margini di lesione della dignità umana.
marialuisa sigillo
(6 aprile 2007)
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