Cittadinanza: Circolare del Ministero dell’Interno
by Redazione
Posted on Gennaio 23, 2007
Il Ministero dell’Interno ha recentemente emanato una circolare ai Prefetti che prevede alcune importanti aperture a favore della naturalizzazione, nella prassi dell’applicazione della vigente normativa sulla cittadinanza – l. n. 91/1992 -ricorrendo, nell’ambito della discrezionalità concessa dall’attuale legge, ai principi sviluppati dalla più recente favorevole giurisprudenza in tema di solidarietà familiare e di pari dignità e valore economico del lavoro casalingo.
In attesa dell’iter legislativo in atto sulla modifica della legge sulla cittadinanza, procedendo sulla linea tracciata dal programma del governo, vengono “evidenziate le questioni di maggiore impatto al fine di riconoscere l’effettivo radicamento del cittadino straniero nel territorio italiano e contribuire ad eliminare quel disagio sociale dell’immigrato che a volte determina risentimento nei confronti delle istituzioni”.
Queste le principali novità introdotte:
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Reddito del nucleo familiare ai fini del reddito necessario: La valutazione del limite di reddito verrà fatta con riferimento non solo alla posizione individuale del richiedente, ma in relazione al reddito dell’intero nucleo familiare. Ciò renderà possibile la concessione della cittadinanza anche alle donne casalinghe o studenti a carico, ove per esempio il marito disponga di documentati mezzi di sostentamento, adeguati alle necessità della famiglia.
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Aggiornamento della situazione economica del richiedente: al fine di consentire che i tempi procedurali per la concessione della cittadinanza operino in senso favorevole al richiedente si procederà, prima di un eventuale diniego per insufficienza dei redditi, all’aggiornamento della sua situazione economica.
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Tempo e qualità della sua permanenza nel territorio: nella valutazione della continuità della residenza legale sul territorio per il cittadino non comunitario – attualmente di dieci anni – gli eventuali, brevi, motivati spostamenti dall’Italia per esigenze sociali, di studio o di lavoro, se debitamente documentati, non saranno considerati pregiudizievoli per la concessione della cittadinanza.
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Acquisto della cittadinanza italiana da parte del minore straniero adottato: le situazioni dei minori stranieri adottati da cittadini italiani saranno affrontate con la finalità di agevolare un più rapido inserimento a pieno titolo del minore nella comunità italiana. Conformemente ad un parere dell’Avvocatura Generale dello Stato la sentenza di adozione di un minore straniero, anche se produce i suoi effetti nei confronti di un soggetto divenuto nel corso del giudizio maggiorenne, verrà considerata sentenza di adozione di un minorenne, “situazione esistente al momento della domanda”.
Dario Porta
(23 gennaio 2007)
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